Il ghiacciaio di Ciardoney è in costante regresso

24 Settembre 2019

I risultati della ricerca sono consultabili sul sito di Nimbus

Nell'ambito del programma di osservazione delle Alpi condotto dal Comitato Glaciologico Italiano, un gruppo di ricercatori della Società Meteorologica Italiana, coordinato dal noto climatologo e meteorologo Luca Mercalli (Socio del CAI Torino), ha eseguito la misurazione dei cambiamenti del ghiacciaio Ciardoney, nel gruppo del Gran Paradiso, divenuto l'emblema dell'arretramento delle masse glaciali alpine.

Il bilancio di massa complessivo è risultato di -1,65 m di acqua equivalente, peggio della stagione 2017-18 (-1,45 m) e della già negativa media dei precedenti 27 anni di osservazione (-1,32 m/anno).

La rovente estate 2019 (in genere la terza più calda nelle lunghe serie di misura delle Alpi e del Nord-Ovest italiano) ha fuso non solo tutta l'abbondante neve stagionale che a fine primavera copriva il ghiacciaio (spessori tra 305 e 440 cm al sopralluogo del 17 giugno 2019), ma anche cospicui spessori del ghiaccio sottostante, tra un minimo di 98 cm (palina n. 1, Colle Ciardoney) e un massimo di circa 270 cm (palina n. 7, settore frontale).

I risultati della ricerca, alquanto sconfortanti, sono consultabili sul sito di Nimbus insieme ad un ricchissimo ed eloquente corredo fotografico.

 

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