La TAM torinese al Fort de la Turra e Pas de la Beccia
17 Luglio 2018

Circa 70 i partecipanti all'escursione di domenica 15 luglio 2018, appartenenti a CAI Torino e CAI UGET Torino: "il forte è molto esteso, l’occasione spingerà molti a cercare informazioni su questo luogo ricco di storia", raccontano.
Domenica scorsa il Gruppo Escursionismo TAM (CAI UGET Torino e CAI Torino) è approdato al Colle del Moncenisio, 2083 m. L’escursione, prevista per il 24 giugno, era stata annullata per la neve che allora ingombrava il sentiero, ed è stata recuperata il 15 luglio.
I due bus con circa 70 partecipantiscoprono un Colle sotto un cielo plumbeo, nonostante il meteo non lo prevedesse. Il sentiero è in buone condizioni e il serpentone si snoda lungo i ripidi tornanti, tra prati ricchissimi di fiori, superando i due facili passaggi attrezzati per raggiungere il colletto della Petite Turra. Si segue quindi la vecchia sterrata militare che oltrepassa la conca con i resti delle casermette e l’arrivo della teleferica che le serviva.
La pendenza si accentua e a saliscendi, su sentiero a mezzacosta, a tratti rovinato dalle intense precipitazioni di quest’inverno, si raggiunge il Pas de la Beccia, 2717 m: già visibile dal basso, ma non così vicino come sembrava. Nel frattempo, dopo qualche goccia di pioggia, le correnti in quota ci regalano un bel sole, e uno splendido panorama sul lago e sulle vette di confine dell’Alta Val di Susa. Imponente, alla destra del passo, la Punta Clary, o Signal du Petit Mont Cenis per i francesi.
Dopo lo spuntino, discesa al colletto e risalita al Fort de la Turra, 2529 m, arroccato sulla Petite Turra e balcone sul lago del Moncenisio, le vette che lo circondano, il lontano Rocciamelone e la spettacolare Vanoise. Il forte è molto esteso, l’occasione spingerà molti a cercare informazioni su questo luogo ricco di storia che si intreccia in tante occasioni con la nostra. Non ci si stanca di ammirare il panorama, e le foto si sprecano, ma qualche nuvola scura incombe all’orizzonte.
Decidiamo di scendere per la comoda sterrata, completando così un anello panoramico sul versante della Haute Maurienne, in un ambiente ricco di vegetazione e di fiori. Raggiunta la statale, gli ultimi venti minuti sono, purtroppo, in salita, ma è un prezzo che si paga volentieri per tutto ciò di positivo che oggi il gruppo ha vissuto e condiviso.
Daria Fava (Gruppo TAM)