Ex Libris delle Montagne. Incisori di vette

26 Aprile 2017

«Uno spazio di libertà in pochi centimetri quadrati», così definì gli ex libris Gastone Mingardi grande collezionista e antiquario che dedicò anni a collezionare le curiose etichette nate per contrassegnare la proprietà dei volumi.

Un'iniziativa del Museo Nazionale della Montagna e del Trento Film Festival a Palazzo Lodron a Trento, la mostra Ex Libris delle Montagne. Incisori di vette presenta al pubblico la collezione di ex libris una recente acquisizione iconografica che ha arricchito il patrimonio del Centro di Documentazione del Museomontagna.

L'esposizione è una selezione di alcuni pezzi provenienti dalla cospicua raccolta di ex libris del Museo, che conta più di quattromila pezzi con soggetto essenzialmente montano, sapientemente messa insieme negli anni dal collezionista e antiquario Gastone Mingardi ed entrata oggi a far parte dei beni del Museomontagna, integrata con le raccolte del Museo stesso.

La mostra si articola in un percorso iconografico che comprende noti artisti che hanno lavorato per personaggi famosi, valenti alpinisti o semplici amanti delle terre alte, e spazia in un arco temporale che parte dalla fine del Cinquecento a oggi.

In queste piccole porzioni di carta – nate in Germania alla fine del Quattrocento per contrassegnare la proprietà di un libro – il tema montano è declinato in mille sfaccettature, parole e immagini sono fuse in un tutt’uno: il nome del committente e titolare è inscindibilmente legato all’apparato iconografico rievocato da famosi artisti, come Max Klinger, Alois Kolb, Alberto Martini, Guido Balsamo Stella, o da incisori meno noti e valenti artigiani.

La raccolta Gastone Mingardi, fulcro centrale della mostra, nasce dalla sua passione per la montagna, condivisa con il fratello Marco, che lo portò a dedicarsi interamente alle pubblicazioni incentrate su temi montani, costituendo negli anni Cinquanta a Bologna la Libreria Alpina, la prima a occuparsi specificatamente di questo settore in Italia, meta di collezionisti e bibliofili italiani e stranieri appassionati di alpinismo. All’interesse per i libri di montagna, nel tempo si è affiancato anche quello per gli ex libris. All'interno della collezione si trovano lavori xilografici opera di Otto Albert C. Krebs, Alfred Peter, Italo Zetti, Remo Wolf, bulini, come quelli di Alfred Cossmann, Friedrich Teubel e Georges Hantz, o pittoriche acqueforti realizzate dall’incisore tedesco Adolf Kunst.

Negli ex libris in mostra si riflette in larga misura l’interesse che, tra Otto e Novecento, a partire dalla Germania e dall’Austria, aree dominate nei secoli dalla vocazione alla produzione libraria e incisoria, gli artisti simbolisti mostrano per le arti applicate e per la grafica, di cui colgono la natura intima e le più soggettive e libere possibilità espressive.

Autori di ex libris sono pittori, incisori, illustratori, disegnatori, cartellonisti, come lo svizzero Jules-Georges Hantz, nato nei pressi di Neuchâtel nel 1846, cui spettano raffinati bulini, o Hans Eggimann (1872-1929), originario di Berna, che spazia dalle arti applicate all’architettura, alla musica, alla grafica e alla pittura, grazie alla sua formazione avvenuta al Politecnico di Dresda. Sulla scena artistica tedesca lavora Alois Kolb (1875-1942), di origini viennesi, ma formatosi a Monaco, docente a Lipsia di incisione e tecniche grafiche e illustratore della rivista “Jugend" come Mathilde Ade (1877-1953), che dopo la formazione avvenuta a Monaco si dedica soprattutto all’illustrazione di libri per l’infanzia. Al mito e a temi epici è invece orientata la produzione di Walter Helfenbein (1893-1984), attivo a Dresda, che realizza entro il 1923 più di novanta ex libris con soldati e cavalieri in duello.

Negli ex libris le montagne sono spesso sfruttate in chiave simbolica: diventano allegorie di forza, costanza, delle virtù e dei valori di cui l’alpinista viene ritenuto portatore. Fra i profili più ricorrenti sono quelli del Cervino, raffigurato in un’acquaforte di Adolf Kunst del 1915 per Olga Rigele, dell’Everest, del K2. La collezione ci permette quindi di affacciarci a una vasta stagione dell’alpinismo e delle montagne, creando un vero e proprio «itinerario nella cultura simbolica del triangolo uomo-libri-montagna» come scrive Luigi Zanzi.

Accompagna la mostra l’ottavo volume della collana dedicata alle Raccolte di Documentazione del Museo Nazionale della Montagna (edito da Priuli & Verlucca): Ex libris delle montagne, a cura di Aldo Audisio e Laura Gallo. Il libro che illustra l'intera collezione di ex libris di soggetto montano appartenente al Museo è articolato in diversi contributi. Aldo Audisio apre il volume riflettendo sull’importanza della carta da collezione all’interno delle raccolte museali, Gastone Mingardi, da cui proviene la maggior parte di ex libris oggi nelle collezioni del Museo, ne racconta la storia in un’intervista raccolta da Roberto Mantovani mentre l'intervento di Leonardo Bizzaro è incentrato sugli ex libris di noti alpinisti ed esploratori, Gian Carlo Torre scrive invece dello sviluppo storico e tecnico della produzione exlibristica, infine Laura Gallo ne illustra i rapporti con le arti applicate e la grafica fra Otto e Novecento


EX LIBRIS DELLE MONTAGNE

Incisori di vette

Trento, Palazzo Lodron, 27 aprile 28 maggio 2017

 

Una mostra del

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI-Torino

con

Trento Film Festival

Regione Piemonte

Fondazione CRT

con la collaborazione di

Città di Torino

Club Alpino Italiano


MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA

Piazzale Monte dei Cappuccini 7, 10131 Torino

Tel. 0116.604.104 / stampa.pr@museomontagna.org

www.museomontagna.org