Montagne. Mito e fortuna delle Alpi Occidentali tra Ottocento e Novecento

20 Luglio 2020

Ultima settimana per poter ammirare gli splendidi dipinti esposti presso il Museo Civico di Usseglio, visitabile tutti i giorni fino al 26 luglio nell’orario 10.00 -12.00 e 14.00 -18.00.

Il Museo Civico Alpino “Arnaldo Tazzetti” di Usseglio, capofila del Museo Diffuso Valle di Viù, ha come primaria finalità la valorizzazione della cultura alpina, espressa in tutte le sue forme, soprattutto per quanto riguarda le Valli di Lanzo, ma in generale delle Alpi.

In questa missione si pone la mostra Montagne. Mito e fortuna delle Alpi occidentali tra Ottocento e Novecento, curata in collaborazione con la Fondazione Accorsi-Ometto e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

L’esposizione offre un percorso cronologico su come la montagna è stata percepita e raffigurata da vari artisti, a partire dalla fine del Settecento, quando iniziarono le prime esplorazioni “d’alta quota”, fino alla metà del secolo scorso, attraverso quattro sezioni tematiche: dall’alba dell’alpinismo, al mito delle Alpi, alla montagna come luogo di distensione e svago.

All’inizio della rassegna, con le prestigiose opere provenienti dalla Fondazione Accorsi-Ometto, viene proposto al visitatore l’approccio pioneristico di scoperta della montagna, avviato negli ultimi decenni del Settecento, si prosegue con la sezione dedicata al mito delle Alpi, dove il romanticismo dei paesaggi di Lorenzo Delleani e di Angelo Beccaria è affiancato da sguardi realistici su scene di vita quotidiana, ambientati ai Tornetti di Viù e a Margone, frazione di Usseglio, eseguiti da Giovanni Battista Carpanetto.

La terza sezione dedicata alla raffigurazione delle Alpi, tra Simbolismo e Divisionismo, è quella più ricca di opere, e qui prevale la rappresentazione del paesaggio, catturato in immagini raffinate ottenute con nuove tecniche pittoriche, in relazione allo sviluppo dell’Impressionismo. Risaltano così grandi cieli azzurri e nuvole, come nella Processione a Balme di Angelo Garino o nel Ritratto della madre di Matteo Olivero.

Conclude il percorso la sezione dei dipinti del Novecento, dove spiccano le vette assolate di Vellan, Chabod, Abrate e Poma, ma anche scampoli di vita quotidiana, come nei dipinti di Giuseppe Sauli d’Igliano ambientati proprio a Usseglio.

Prenotazioni al 0123.756421 oppure museocivicousseglio@vallediviu.it