Vivi il bosco: le iniziative CAI per la prevenzione degli incendi

04 Novembre 2017

Il Presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano del CAI Di Donato invita, in questo periodo di incendi, a conoscere e rispettare i boschi, partecipando anche alle tante castagnate delle Sezioni.


L'Italia tutta è stremata da questo periodo di caldo, siccità e incendi boschivi.
Le fiamme hanno distrutto centinaia di migliaia di ettari di bosco, azzerando in pochi giorni quanto la Natura ha impiegato secoli a comporre. Appennino e Alpi sono accomunati da questa immane calamità che travolge la montagna.

E' cronaca di questi giorni la minaccia delle fiamme anche alle aree dello storico Parco Nazionale del Gran Paradiso. La distruzione di pascoli e boschi è tangibile e ben documentata, con il fuoco che devasta tutto ciò che incontra anche se si tratta di aree riconosciute dall'uomo di grande pregio ambientale. La perdita di questo grande patrimonio naturale è ancora più grave in quanto l'origine di questi roghi è riconosciuta dolosa. La semplicità con la quale si avvia un incendio è sconcertante, facilitata dall'assenza di prevenzione e sorveglianza, di osservatori pronti a segnalare le prime avvisaglie di fumo e di squadre preparate  a intervenire tempestivamente.

Nella sua richiesta di prevenzione il Cai fa appello all'educazione e alla formazione. Il bosco va conosciuto nelle sue molteplici funzioni e nella sua bellezza. Emblematico il poster del "grande albero", simbolo dell'ambiente vegetazionale e rifugio per uccelli e piccoli mammiferi. Le piante verdi sono bravissime a “catturare” acqua e luce solare, trasformando questa preziosa energia in carbonio organico indispensabile ai viventi. Il manto vegetale trattiene l’acqua e la fa penetrare lentamente nel terreno impedendo le rapide e distruttive forme alluvionali. Le radici, ancorate saldamente al terreno, lo abbracciano, serrandolo e limitando gli smottamenti. Sono questi solo alcune delle qualità riconosciute al bosco (definite anche servizi ecosistemici).

Vivi il Bosco è una proposta esplorativa e conoscitiva dell'ambiente montano. Il bosco è ovunque intorno a noi, nel vivo della natura, nei lavori dei boscaioli e carbonai, nei disegni e nelle fantasie evocate da racconti  ed  immagini. Un mondo magico, dove, accompagnati da elfi e gnomi, ogni escursione diventa un’avventura indimenticabile.

In cammino nei castagneti. L'autunno è il periodo delle castagne e allora l'invito per questi giorni è di attraversare i castagneti, per osservare le piante, le grandi foglie, i protettivi ricci e, raggiunto uno dei tanti paesi montani, fare festa degustando i saporiti e farinosi marroni, accompagnati dal vino novello. Il CAI organizza escursioni nelle zone pedemontane  e soste nei paesi per festeggiare la bontà dei frutti del bosco e la bellezza di paesaggi dominati da montagne.

Vita al Bosco è una richiesta di attenzione a questa grande risorsa della Natura indispensabile all'uomo, da lasciar vivere indisturbata. I giovani vanno coinvolti nella conoscenza del bosco, per respirarne ritmi e generosità. Toccare le diverse cortecce è una significativa esperienza sensoriale. Mettere a dimora delle piante ripercorre l'azione di un rito antico, legato all'evoluzione dell'uomo. Per i giovani studenti è la Festa dell'Albero, quando con zappetta e rastrello si prepara il terreno per la piantina, per poi bagnarlo con l'annaffiatoio. Il rito della piantina messa a dimora per poi osservarla crescere negli anni alimenta amore e cura per la terra.

Si riduce così lo spazio ai piromani e cresce l'attenzione contro le vie della speculazione e del consumo di suolo. E allora, ogni volta che si saprà di un bosco che brucia, anche la città sarà pronta a intervenire al fianco della montagna, ricordando speranza e responsabilità raccontate a tutti da una piantina, mentre cresce e respira. Solo chi semina merita di raccogliere i frutti.

Filippo Di Donato
Presidente CCTAM CAI