Il respiro del ghiaccio

16 Maggio 2017

Il titolo allude alle pulsazioni glaciali che, tra i 750.000 e i 12.000 anni fa, hanno modellato la Valle di Susa e depositato materiale eterogeneo al suo sbocco, creando il cosiddetto anfiteatro morenico compreso tra il castello di Rivoli, Monte Cuneo di Avigliana, la Dora Riparia e il torrente Sangone. In un alternarsi di fasi di avanzamento e arretramento, il ghiacciaio valsusino ha prelevato, trasportato, deposto ed eroso, stravolgendo, a ogni passaggio, il territorio.

In questo percorso il paesaggio respira col camminatore: il chiarore festoso dei prati a margherite di Pian del lupo cede il passo al buio raccolto del bosco; alle strutture squadrate di forno, pozzo e piccola scuola di borgata Roncaglia (restaurate nel 2003) segue l’irregolare spigolosità del masso Pera crusà, trasportato e graffiato dal ghiaccio; dopo la stretta trincea protetta dai ceppi di castagni secolari che scende dal Truc si espandono i prati intorno alla storica cascina Pittara, incoronati dalle bianche fioriture di sambuchi e sanguinelli.

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