Una mostra del Museomontagna in Polonia
06 Luglio 2016

Nelle terre dei sogni di Don Bosco. Alberto Maria De Agostini dal Piemonte all’America australe
Martedì 28 giugno è stata inaugura all'Istituto Italiano di Cultura di Cracovia in Polonia la mostra “Nelle terrre dei sogni di Don Bosco” alla presenza di Ugo Rufino, direttore dell'Istituto, e Aldo Audisio con Maurizio Baradello, rispettivamente direttore e coordinatore degli indirizzi strategici del Museomontagna.
La mostra, che sottolinea la vocazione internazionale del Museo sempre attento da anni ai grandi appuntamenti nel mondo, sarà l'evento ufficiale dell'Istituto Italiano di Cultura per la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Cracovia dal 26 al 31 luglio e che culminerà con la visita ufficiale del Papa.
L'esposizione, che vede 64 stampe di medio formato da negativi e originali, appartenenti al Museo, sulla Patagonia, la terra del Fuoco, il Piemonte e la Valle d’Aosta, s'inserisce nel progetto, ormai trentennale, di riscoperta della figura di Alberto Maria De Agostini. Missionario salesiano, alpinista, fotografo e documentarista, scrittore, naturalista e cartografo, ha lasciato il Piemonte nel 1910 per intraprendere l’avventura missionaria nelle Terre Magellaniche, quelle che sarebbero diventate per lui una seconda casa, tanto da valergli il soprannome di Padre Patagonia.
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso, furono infatti valorizzate le fotografie e i film realizzati in Patagonia e in Terra del Fuoco da De Agostini, appartenenti alle collezioni del Museo, ma soprattutto si fecero conoscere la figura, il lavoro e il pensiero del missionario di don Bosco.
Le testimonianze di una vita trascorsa nelle lontane terre del Fin del Mundo sono state proposte al pubblico in cinque importanti esposizioni che hanno visto ben trenta allestimenti in Italia, Argentina e Cile; ma anche in Canada e Svizzera. Sono stati pubblicati quattro volumi, alcuni in più edizioni; e sono stati prodotti, direttamente dal Museo, tre documentari di lungometraggio.
Da parte del Museo sono state recuperate le vecchie pellicole cinematografiche di De Agostini che sono tornate a nuova vita, soprattutto Terre Magellaniche (1933), il grande documentario sulle regioni australi, rimontaggio definitivo del precedente Tierra del Fuego (1928).
La mostra rimarrà esposta fino al 31 luglio 2016.