Il Rifugio Gonella chiude per mancanza d’acqua. Compromessa anche la via normale italiana al Monte Bianco

13 Luglio 2022

Chiusura anticipata a lunedì 18 luglio. I crepacci sempre più aperti renderanno impraticabile la via normale italiana al Monte Bianco

Davide Gonella, gestore del rifugio intitolato a Francesco Gonella lungo la via normale italiana al Monte Bianco, ha annunciato la chiusura anticipata della struttura a causa della siccità.

"Dal prossimo 18 luglio chiuderemo. Andare oltre non è possibile. Abbiamo impiegato l’acqua disponibile con la massima attenzione, usandola soltanto in cucina e aprendo un bagno su quattro", spiega il rifugista. “La mancanza di acqua va di pari passo con le condizioni della via di ascesa al Bianco, che quasi parallelamente diventa impraticabile. Adesso si trova ancora un passaggio per salire, ma prevedo che con questo caldo tra 10-15 giorni non lo sarà più a causa dell’apertura dei crepacci".

Anche la via normale italiana al Monte Bianco è dunque fortemente compromessa.

Alle parole di Davide fa eco Marco Battain, presidente del CAI Torino, proprietario della struttura. “Il problema del Rifugio Gonella in questo momento è il più eclatante perché colpisce un luogo molto simbolico delle montagne, ma riguarda tutti i rifugi di proprietà della nostra sezione e delle Alpi. Anche le nostre strutture situate a quote più basse sono nella stessa situazione. Parlo di rifugi turistici a tutti gli effetti, che si raggiungono in automobile e che hanno fatturati importanti. Il CAI Centrale ha recentemente stanziato una cifra significativa per tamponare l’emergenza, ma il lavoro che dobbiamo fare è di lunga prospettiva. In questi giorni ci riuniremo con la Commissione per pianificare le prossime mosse“.

 

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