Meteo e bollettino valanghe per il week-end del 12-13 gennaio

11 Gennaio 2019

 

La situazione innevamento e pericolo valanghe di Arpa Piemonte per il weekend.

Sabato 12 gennaio, lastroni da vento di recente formazione sui settori settentrionali di confine. Sui settori settentrionali di confine sono presenti lastroni da vento di neoformazione, generalmente più diffusi sui versanti sottovento esposti ai quadranti meridionali; sono ancora possibili valanghe a lastroni di piccole o medie dimensioni che possono essere innescate al passaggio di una singola persona. Nei restanti settori il distacco provocato rimane circoscritto a zone di cresta estremamente ripide ed è legato generalmente al forte sovraccarico; l'attività valanghiva spontanea è al più ridotta o assente. Sui pendii ripidi la presenza di croste lisce molto dure o ghiacciate richiede prudenza e utilizzo di attrezzatura adeguata.

Domenica 13 gennaio, attenzione ai nuovi accumuli da vento sui settori occidentali e settentrionali. Il manto nevoso è ben consolidato; tuttavia, sui settori occidentali e settentrionali di confine, sono previste nevicate deboli o localmente moderate accompagnate da forte ventilazione. Tali condizioni causeranno la formazione di accumuli sui pendii sottovento (da NE a SW); i lastroni di neoformazione potranno essere sollecitati già al passaggio di una singola persona e originare valanghe di piccole o medie dimensioni. Nei restanti settori il distacco provocato rimane circoscritto a zone di cresta estremamente ripide ed è legato generalmente al forte sovraccarico; l'attività valanghiva spontanea è al più ridotta o assente. Sui pendii ripidi la presenza di croste lisce molto dure o ghiacciate richiede prudenza e utilizzo di attrezzatura adeguata.

Innevamento. La settimana è stata caratterizzata da un generale abbassamento della temperatura in montagna e da venti intensi sui settori occidentali e settentrionali. Sono state registrate sporadiche precipitazioni nevose sulle zone di confine di A. Cozie Nord e Graie mentre sul nord Piemonte sono state registrate nevicate più estese ma, anche in questo caso, la neve fresca cumulata nella settimana non ha superato i 20cm. La quota neve, sui 1400-1600m, è legata allo sconfinamento della precipitazione solo in prossimità della dorsale alpina. L’assenza di nevicate significative ormai da diversi giorni mantiene l’innevamento considerevolmente deficitario rispetto alla media, soprattutto sotto i 2000- 2200m di quota. La neve al suolo risulta continua generalmente solo oltre i 1700-1900m sui versanti in ombra e solo oltre i 2000 2300 su quelli soleggiati.

Manto nevoso. Sui settori di confine di A. Pennine e A. Lepontine il vento da Nord, ha determinato la formazione di accumuli, generalmente di dimensione e spessore contenuto, soprattutto sui versanti sottovento. Tali lastroni poggiano su vecchie croste da vento e da fusione/rigelo piuttosto dure. Sul resto del territorio il manto nevoso si presenta molto eterogeneo con ampie zone erose dal vento alternate a sastrugi e accumuli molto duri. I lastroni sono generalmente ben evidenti e risultano localizzati in prossimità di colli e canali oltre i 2400-2500m. In quota, le temperature molto basse registrate negli strati superficiali associate ad altezze della neve molto contenute, stanno favorendo metamorfisimi costruttivi con la conseguente formazione di cristalli sfaccettati. Nelle zone più interessate dal vento e dai cicli di gelo disgelo sono presenti superfici molto dure e lisce, talvolta ghiacciate, che rimangono portanti per l’intera giornata e possono essere insidiose perché molto scivolose.

 

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