Meteo e bollettino valanghe per il week-end del 16-17 marzo

15 Marzo 2019

 
Parziale aumento del pericolo per il rialzo delle temperature, permangono lastroni recenti insidiosi sulle creste di confine nord-occidentali

 

La situazione innevamento e pericolo valanghe di Arpa Piemonte per il weekend.

Sabato 16 marzo, parziale aumento del pericolo per il rialzo delle temperature. L'aumento dello zero termico associato al cielo soleggiato potrà favorire l'aumento dell'instabilità diurna soprattutto sui settori di confine dalle A. Cozie Nord alle A. Lepontine N in ragione dei recenti apporti di nuova neve associati alla ventilazione sostenuta. In questi settori sono attese valanghe spontanee di medie e locali valanghe di grandi dimensioni sui settori di confine settentrionali dove gli apporti di nuova neve sono stati maggiori. Permane la possibilità di provocare il distacco di valanghe a lastroni già al passaggio di una singola persona sui recenti lastroni soffici in prossimità di creste, colli e cambi di pendenza oltre i 2200-2400m. Sui settori prealpini e meridionali l'aumento delle temperature non determinerà una sostanziale variazione del grado di pericolo valanghe.

Domenica 17 marzo, permangono lastroni recenti insidiosi sulle creste di confine nord-occidentali. L'abbassamento delle temperature nel corso della giornata di domenica favorirà il graduale consolidamento della neve recente sui settori di confine nord-occidentali, tuttavia permangono i lastroni recenti il cui distacco può avvenire al passaggio di una singola persona in particolare sui pendii ripidi o molto ripidi, in prossimità di creste, colli e cambi di pendenza oltre i 2200-2400m. L'attività valanghiva spontanea sarà in diminuzione anche se sono ancora attese piccole o al più medie valanghe dai siti non ancora scaricatisi. Sui settori prealpini e meridionali il grado di pericolo rimane stazionario e non sono presenti particolari situazioni critiche degne di nota.

Innevamento

La settimana appena trascorsa è stata dominata da perturbazioni attive oltralpe che hanno causato un’ intensa ventilazione sulla nostra regione e precipitazioni nevose sulle zone di confine occidentali e settentrionali. Nel complesso, intorno a 2000m di quota, sono stati registrati 20-30cm sui rilievi occidentali e 30-40cm su A. Pennine e A. Lepontine. La nuova neve non si è depositata in modo uniforme perché il vento ha determinato un suo intenso rimaneggiamento ed una sua distribuzione in funzione dell’orografia locale. L’innevamento, rispettivamente sui versanti esposti a sud e su quelli a nord, è continuo dai 2100/1700m circa nei settori centro-settentrionali e dai 2500/1400m su quelli meridionali. Lo spessore del manto nevoso risulta in media con i valori del periodo solo nelle zone di confine nord.

 

Manto nevoso

I forti venti verificatisi a più riprese nella settimana hanno causato sui settori di confine occidentali e
settentrionali la formazione di nuovi lastroni soffici; questi nuovi accumuli, presenti a tutte le esposizioni ma
più frequenti sui pendii rivolti a est e a sud, sono più numerosi e di maggiori dimensioni man mano che ci si
sposta verso nord. Nei settori dove le nuove nevicate sono state meno significative o assenti il manto nevoso è caratterizzato da croste da fusione e rigelo con caratteristiche di buona portanza alle esposizioni assolate e da neve perlopiù dura e lavorata dal vento sui pendii orientati a nord. Nel corso della settimana sui settori settentrionali di confine sono state segnalate valanghe a lastroni di grandi dimensioni innescate dal passaggio di sciatori.

 

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