"Avvicinare le montagne" al Devero: dal CAI Piemonte preoccupazione per l'impatto ambientale del progetto e disponibilità al confronto
06 Luglio 2018
"Più costruttivo mantenere e migliorare le infrastrutture esistenti e prevedere buone pratiche che valorizzino prodotti tipici e specificità locali, offrano percorsi tematici, cammini storici e sociali, promuovano aspetti naturalistici".
Il Consiglio Direttivo del CAI Piemonte, presieduto da Daniela Formica, si è riunito sabato 30 giugno nel Museo dell’Alpeggio-Parco Naturale Veglia Devero all’Alpe Devero, esprimendo sensibilità e interesse per questo territorio di pregevole valore ambientale, sul quale pesa il rischio delle trasformazioni ipotizzate dal progetto-proposta di accordo territoriale “Avvicinare le montagne”, che prevede nuove infrastrutture in questa valle e nella limitrofa Val Divedro, in prossimità dell’Alpe Veglia.
La riunione del CDR, alla quale hanno partecipato il Viceoresidente generale Antonio Montani e i Consiglieri centrali Franca Guerra e Alessandro Ferrero Varsino, è stata preceduta da un intervento dei rappresentanti della s.r.l. proponente San Domenico Ski, Ing. Malagoni e Ing. Cavaglià, che hanno esposto la proposta progettuale, dalla quale hanno affermato essere stato ad oggi stralciato il previsto collegamento funiviario tra l'Alpe Bondolero ed il M.te Cazzola; é seguita l’analisi puntuale del progetto da parte della Commissione Interregionale TAM Piemonte e Valle d’Aosta,presente nelle persone della Presidente Maria Grazia Gavazza e di Raffaele Marini, che hanno evidenziato la posizione del CAI, espressa nel Bidecalogo, in merito alla realizzazione di nuove infrastrutture e come il concetto di gestione del territorio insito nel progetto sia in contrasto con gli indirizzi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e possa contribuire alla frammentazione degli habitat e al consumo del suolo in contrapposizione alle direttive europee.
L'incontro con i rappresentanti della Società proponente é stato inteso a evidenziare che il CAI Piemonte, pur esprimendo preoccupazione per l'impatto ambientale determinato dal Progetto, che si pone in evidente contrasto con i dettami del Bidecalogo, rimane disponibile al confronto e non rifiuta aprioristicamente e globalmente il progetto,mantenendo sensibilità e attenzione alle esigenze di sviluppo del territorio e di coloro che lo abitano.
Come da programma, nel pomeriggio di sabato il Consiglio Regionale CAI Piemonte è salito al Monte Cazzola per rendersi conto delle reali peculiarità di questo territorio, delle problematiche di tipo ambientale e geologico e della rilevanza e localizzazione delle infrastrutture progettate.
Domenica mattina, primo luglio, dopo il trasferimento a San Domenico di Varzo, i Consiglieri hanno percorso l’aereo “Sentiero dei Fiori”, che collega l’Alpe Ciamporino all’Alpe Veglia, ed hanno avuto modo di confrontare i due versanti della valle ed immaginare gli interventi in progetto e il conseguente prevedibile impatto, anche solo visivo.
Ci si è chiesti quale diverso futuro sarebbe prospettabile per queste valli facendo leva, anziché sulla tipologia di fruizione cui mira il Progetto, sulle eccezionali potenzialità ambientali e paesaggistiche, che tanto le rendono attraenti per escursionisti, scialpinisti ed in generale amanti del turismo dolce, i quali potrebbero invece preferire altre mete qualora venissero realizzati gli interventi in progetto: sarebbe probabilmente più costruttivo e lungimirante mantenere e migliorare le infrastrutture esistenti e prevedere buone pratiche di gestione del territorio che valorizzino prodotti tipici e specificità locali, offrano percorsi tematici, cammini storici e sociali, promuovano aspetti naturalistici, favorendo ed incrementando forme di turismo sostenibile volte alla crescita ed al benessere dei visitatori.
CDR CAI Piemonte
CITAM Piemonte Valle D'Aosta