Il cellulare e l'illusione della vita a rischio zero

19 Settembre 2017

Il telefono cellulare è ormai diventato una protesi aggiunta del nostro corpo. Per affermarlo non occorre scomodare sociologi o antropologi. È un dato di fatto. Per capirlo basta guardarsi attorno. In stazione, alla fermata del bus, in coda alla cassa del supermercato. Perfino alla guida. Sono (siamo?) tutti lì, con gli sguardi proiettati sul monitor luminoso e con le dita che scivolano via veloci sulle app.

Cosa c'entra questo con la montagna? Molto. Anzi, moltissimo. Promuovere l'attività in montagna significa educare a valori quali autonomia, responsabilità individuale, accettazione del limite e del rischio. Vivere la montagna significa scegliere la libertà che, come cantava Giovanni Lindo Ferretti, è anch'essa una «forma di disciplina».

Leggi l'articolo di Luca Calzolari, Direttore Montagne360 >