Sono Nives Meroi e Romano Benet la prima coppia ad aver scalato tutti i 14 Ottomila

12 Maggio 2017

Una bellissima notizia. Ieri mattina, 11 maggio, alle 9 (ora locale), Nives Meroi e Romano Benet sono saliti sulla cima dell’Annapurna e hanno coronato il sogno di salire tutti i 14 Ottomila. Conoscendoli bene, immaginiamo la loro gioia e la loro soddisfazione. Che nel loro caso non possono essere confuse con un delirio da record. Primati e classifiche sono sempre stati lontani dai loro pensieri.

E anche il fatto di essere la prima coppia che ha scalato tutti gli 8000, probabilmente non li esalta in maniera particolare. L’essenza del loro andare in montagna trae alimento da idee e convinzioni che non si possono riassumere con i numeri, i gradi o i tempi di salita e di discesa. Dal loro primo ottomila (il Nanga Parbat, nel 1998) ad oggi, i due tarvisiani si sono sempre tenuti lontani dal mainstream mediatico, dai riflettori delle tivù e dal chiacchiericcio che dilaga sul web.

I grandi picchi himalayani sono stati una parte del loro interminabile gioco con la montagna e l’alta quota, un complemento alla loro vita, un modo di regalarsi una dimensione più ampia di vita. Proprio per questo, Nives e Romano li hanno sempre affrontati alla loro maniera, senza barare e senza mai lasciarsi tentare dalle scorciatoie. Che in pratica significa: niente ossigeno, ascensioni il più possibile “leggere”, con equipaggiamento ridotto, usando e riusando gli stessi materiali. E poi rinunciando ai campi fissi, ai portatori d’alta quota. E ogni volta senza sollecitazioni di sponsor e senza il controcanto degli uffici stampa.

Sempre con la massima semplicità e – cosa per loro fondamentale – insieme. Tant’è che quando Romano, nel 2009, salendo sul Kangchenjunga si è trovato tu per tu con i sintomi di un malanno a cui non avrebbe mai pensato, quell’aplasia midollare che lo avrebbe sfidato in una lunga battaglia, Nives non si è minimamente posta il problema del primato femminile sugli 8000. Scesa con suo marito al campo base, ha deciso serenamente di condividere con lui un quotidiano tutt’altro che facile.

Oggi tutte le cime più alte del mondo stanno alle spalle dei due ragazzi di Tarvisio. Soprattutto le ultime tre, quelle salite dopo il “ritorno” di Romano sulla scena himalayana: il Kangchenjunga (2014), il Makalu (2016) e, solo ieri, l’Annapurna.

E adesso? Di sicuro Nives e suo marito non se ne staranno con le mani in mano. Ad attenderli ci sono sempre le Alpi, le Ande e tante altre catene montuose, da esplorare in incognita, e senz’altro qualche altra bella via nuova ancora da aprire. E poi ci sono lo scialpinismo, le cascate di ghiaccio, magari anche le invernali. Una passione come la loro non può certo fermarsi dopo aver terminato una lista di salite.

La cronologia delle ascensioni di Nives e Romano

  • Annapurna (2017)
  • Makalu (2016)
  • Kangchenjunga (2014)
  • Manaslu (2008)
  • Everest (2007)
  • Dhaulagiri (2006)
  • K2 (2006)
  • Lhotse (2004)
  • Gasherbrum 1 (2003)
  • Gasherbrum 2 (2003)
  • Broad Peak (2003)
  • Cho Oyu (1999)
  • Shisha Pangma (1999
  • Nanga Parbat (1998)

fonte loscarpone.cai.it