Due presentazioni a Torino e a Valdellatorre
15 Dicembre 2025
Si è svolta una nuova presentazione dell’antologia di racconti, poesie e testimonianze Monti, Specchio di Luce a meno di una settimana dall’illustrazione dello stesso libro nella sede del CAI (Club Alpino Italiano) di Val Della Torre. Questa volta ad ospitare l’evento giovedì 4 dicembre è stata la Sala Consiliare del Municipio di Avigliana.
Moderatore dell’incontro è stato il socio del CAI di Avigliana e del TCI nonché già Amministratore Comunale di Avigliana, Arnaldo Reviglio che, in apertura della serata, ha condiviso con i partecipanti la lettera di saluti della direttrice Piera Rossotti della Casa Editrice "Tripla E" e introdotto il tema centrale con una riflessione dello scrittore e alpinista Walter Bonatti: «Non smettiamo di fare escursioni perché si invecchia, ma si invecchia perché smettiamo di fare escursioni».
Hanno attivamente contribuito il medico e assessore alle Politiche Giovanili, Sport e Benessere del Comune di Avigliana Rossella Morra; il giornalista e direttore di Comunità Connesse Marco Margrita; la correttrice, guida del libro e moglie di Reviglio, Marina Portigliatti, il poeta, operatore museale e coautore Giorgio Bonino; la corista, fotografa Roberta Maffiodo; infine, l’immancabile autore e accompagnatore emerito del CAI Lodovico Marchisio; lo scrittore Claudio Cantore e il coautore Marco Spinato Presidente del CAI di Orbassano tra il pubblico, l’amico e socio CAI Giampiero Salomone, il responsabile del Parco Avventura Orma di Villar Focchiardo Salvo Giani.
Ognuno degli interventi è stato congruo a mettere in risalto la passione per l’ambiente montano che, nello specifico, ha portato lo scrittore e alpinista Lodovico Marchisio e la moglie Roberta ad essere protagonisti, e dunque diretti testimoni della montagna-terapia: un rimedio naturale grazie al quale (rispettivamente affetti da Parkinson e depressione) sono riusciti a ritrovare se stessi e a mettersi in gioco con camminate, vie ferrate, percorsi attrezzati nei parchi avventura, fino alle discese con gli sci. In questo modo hanno dato prova diretta che i loro corpi, con tutte le difficoltà riscontrate, hanno reagito combattendo contro le rispettive patologie con onore e perseveranza e continuando a crederci con grinta e determinazione.
A seguire, il direttore Marco Margrita ha evidenziato la montagna in quanto questione filosofica e quanto il fatto di “vivere, stare e andare in montagna” generi un pensiero. A tal proposito, sono stati citati tre autori con rispettivi testi: Francesco Tomatis con Filosofia della Montagna; Paolo Costa con L’Arte dell’Essenziale: un’escursione filosofica nelle Terre Alte; Aldo Leopold con il suo invito e “provocazione” a pensare come una montagna. Con Tomatis, Margrita ha ricordato che la montagna insegna i limiti costitutivi dell’uomo e la possibilità di organizzare culturalmente una vita segnata dai ritmi naturali, grazie alla capacità di ascoltare in esso qualcosa di più grande, trascendente il volere umano. Riguardo Paolo Costa, Margrita ha condiviso un passo: Questi luoghi mi hanno consentito di sopravvivere a questo mondo, un mondo in cui ti perdi facilmente, che ti spinge a confondere ciò che è davvero essenziale per ciò che è superfluo e apparente. Un mondo capovolto, dove bisogna sempre avere un traguardo in più dove la serenità è, difficilmente, consentita. Relativamente a Leopold, con un parallelo riferimento a Julius Evola, Margrita ha messo in rilievo l’idea di “comunità profonda”.
A dare diretta testimonianza di quanto sopra riportato, sono state le proiezioni delle ferrate delle Peredrette, e di quella del Rouas (Melezet – Bardonecchia) percorse da Lodovico con la moglie Roberta, il figlio Walter ed un gruppo di amici a loro molto cari.
Tali proiezioni sono l’evidente dimostrazione di come una malattia degenerativa come il Parkinson possa “scomparire” con le camminate, le scalate e gli sci.
La serata è stata arricchita da Roberta Maffiodo con alcune canzoni popolari sulla montagna per lei particolarmente significative: fra queste, Dio del cielo (versione per la pace), Montagne Addio e Il canto dei rocciatori.
Testo a cura di Corrado Martinelli
Fotografia di Roberta Maffiodo