Formazione e sicurezza: gli istruttori Gervasutti al laboratorio CAI di Padova

15 Ottobre 2025

Nella giornata di sabato 4 ottobre, una rappresentanza di istruttori della Scuola Nazionale di Alpinismo G. Gervasutti del CAI Torino ha preso parte ad un aggiornamento specialistico che si è svolto in Veneto, presso la torre ed i laboratori CAI di Padova.

Sveglia alle 4:00 e viaggio attraverso la pianura padana verso est. Le montagna sono lontane ma la meta è ugualmente interessante. Sono il Laboratorio materiali e la famosa torre di Padova. Con il nome ufficiale di Centro studi materiali e tecniche (CSMT) queste sedi sono parte della struttura operativa del Cai costituita nel giugno 2009 in seguito alla trasformazione della Commissione Centrale per i materiali e le tecniche in Struttura Operativa.

L’attività del Centro studi avviene in collaborazione con l’analoga Commissione della UIAA e riguarda la definizione delle norme per l’assegnazione del Marchio di qualità alle attrezzature alpinistiche ed il controllo del corretto utilizzo del Marchio da parte dei fabbricanti.

Il Centro studi svolge inoltre attività di studio dei problemi di assicurazione dinamica e lavora in collaborazione con la Commissione nazionale scuole di alpinismo, alla quale fornisce informazioni su aspetti tecnici della progressione in montagna e in falesia.

Guidati dai volontari del centro, la mattina gli istruttori si sono diretti al laboratorio, eccellenza di avanguardia in Italia, dove si è svolta una prima parte di lezioni teoriche sulle caratteristiche dei materiali e una seconda per testare gli stessi in modalità statica, in particolare test a corda bloccata e prove di trazione su corde ed altri elementi della catena di sicurezza come moschettoni, friend e maillon.

Il pomeriggio invece è stato dedicato ai test in modalità dinamica, simulando quanto più spesso avviene abitualmente nella pratica. I test sono avvenuti presso la torre dedicata, un’istituzione nel mondo CAI, dove grazie allo specifico macchinario Dodero, ogni istruttore ha potuto sperimentare gli effetti sulla trattenuta di un peso di 80 kg in caduta libera, in modalità mezzo barcaiolo su sosta, mezzo in posizione bilanciata, assicurazione ventrale standard e con corde sfalsate.

La giornata è stata davvero interessante e ricca di esperienza diretta e nuove conoscenze. Nello zaino ci portiamo a casa, l’importanza di conoscere a fondo le caratteristiche dei materiali che usiamo, una maggior consapevolezza del grande strappo che può dare una caduta anche poco al di sopra della sosta ed in generale ancora più attenzione sull’importanza delle dinamiche che possono istaurarsi nella catena di sicurezza.

Al laboratorio e ai suoi volontari va il nostro ringraziamento.