Una serata didattica sulla sicurezza in Mountain Bike

18 Maggio 2022

Si è svolta ieri presso il Monte dei Cappuccini la serata pubblica di prevenzione degli incidenti in mountain bike il organizzata dalle sezioni torinesi del Club Alpino Italiano e del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. 

Negli ultimi due anni, complici anche le restrizioni imposte dalla pandemia, la Collina di Torino è diventata un territorio molto frequentato dagli appassionati di attività all’aria aperta generando al contempo una serie di opportunità e di problematiche per il territorio e per coloro che ne fruiscono.

In particolare, l’aumento di presenze è stato registrato dalla locale stazione di Soccorso Alpino, allertata negli ultimi mesi per 15 interventi di soccorso in terreno impervio che hanno coinvolto altrettante persone infortunatesi nella pratica della mountain bike e dell’escursionismo.

Nel frattempo, diverse associazioni e privati cittadini hanno animato un fecondo dibattito sui vantaggi e sui limiti che questa nuova situazione può generare, con un’attenzione particolare alla convivenza tra le varie attività che si praticano in questo splendido patrimonio di natura a due passi dalla città. 

Prendendo spunto da questi aspetti, i due sodalizi hanno deciso di unire le forze e mettere le proprie competenze a disposizione della cittadinanza organizzando una prima iniziativa di sensibilizzazione sui rischi della mountain bike: una serata che ha fornito agli appassionati della disciplina una serie di consigli teorici e pratici per la propria e altrui sicurezza. 

Questo l’elenco dei temi trattati: 

  1. Principali norme di sicurezza nella pratica della mountain bike a cura di Marco Lavezzo, accompagnatore nazionale cicloescursionistico della sottosezione di Chieri del CAI Torino; 
  2. Attivazione e modalità di intervento del Soccorso Alpino a cura dei soccorritori della stazione di Torino; 
  3. Trattamento dell’infortunato cosciente in attesa dei soccorsi organizzati, con particolare attenzione sull’immobilizzazione del rachide e una prima gestione di lesioni e fratture, a cura del dott. Carlo Massara (medico e volontario del Soccorso Alpino)
  4. Trattamento dell’infortunato incosciente in attesa dei soccorsi organizzati, con particolare attenzione sul massaggio cardiaco, a cura del dott. Enrico De Cesaris (medico e volontario del Soccorso Alpino). 

«Il CAI Torino – dichiara la Sezione – è stato orgoglioso di organizzare questa iniziativa che rappresenta per noi una sorta di ritorno a casa. L’obiettivo è affrontare uno dei temi cardine del sodalizio, cioè la sicurezza nella pratica delle attività all’aria aperta, in un ambiente un po’ insolito: non le Alpi bensì la Collina di Torino. D’altronde, questo territorio di inestimabile valore naturalistico che sorge proprio alle spalle della nostra sede al Monte dei Cappuccini offre terreni molto adatti ad attività come escursionismo, mountain bike e trail running ed è molto frequentato anche dai nostri soci. L’obiettivo, quindi, consiste nel valorizzare i sentieri della Collina con uno sguardo particolare alla sicurezza per prevenire gli incidenti e per garantire una convivenza rispettosa tra le varie attività». 

«Paradossalmente – prosegue il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese di Torino – l’emergenza Covid-19 ci ha fornito una nuova ragion d’essere. A partire dal 2021 infatti, le restrizioni per il contenimento della pandemia hanno portato alla riscoperta dei sentieri collinari e, di conseguenza, a un aumento fisiologico degli incidenti che hanno richiesto l’intervento dei nostri tecnici. In poco più di un anno, il numero di operazioni gestite dal Soccorso Alpino torinese è più che decuplicato e ci ha visti impegnati a fornire soccorso sanitario prevalentemente su appassionati di mountain bike con traumatologia spesso grave, in condizioni ambientali del tutto assimilabili a quelle che si incontrano in montagna, talvolta utilizzando tecniche alpinistiche per il recupero della barella dalle aree più impervie della Collina. In questo contesto, siamo lieti di partecipare a questa iniziativa con la nostra professionalità ed esperienza per sensibilizzare gli appassionati sull’importanza della prevenzione e per fornire alcune basilari nozioni di primo soccorso con cui chiunque può prestare aiuto a un infortunato in attesa dei soccorsi organizzati».

 

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