Il Museomontagna presenta il Programma attività 2022 e inaugura la mostra "Carlo Viano, forme volumi trame"

31 Gennaio 2022

Dal 3 febbraio al 15 maggio 2022, Museo Nazionale della Montagna “Duca  Degli  Abruzzi” - CAI Torino, Piazzale Monte dei Cappuccini 7 (Torino) 
Opening mercoledì 2 febbraio:
h 17.30, presentazione del Programma 2022 del Museomontagna*
h 18.30, apertura della mostra ad accesso libero

* Per partecipare alla presentazione del Programma 2022, alle ore 17.30, è necessario confermare la presenza a posta@museomontagna.org entro venerdì 31 gennaio, fino a esaurimento posti. L’accesso alla Sala Stemmi è limitato a un massimo di 40 persone. L'accesso all'inaugurazione invece è libero.


Il  Museo  Nazionale  della  Montagna  è  lieto  di  annunciare  la  mostra   Carlo  Viano  forme  volumi  trame, con  la  quale  viene  presentata  per  la  prima   volta  una  selezione  di  lavori  realizzati  nel  corso dell’ultimo  ventennio.

Architetto  di formazione e mestiere, Carlo  Viano  (San  Colombano  Belmonte, 1949)  è  stato,  a  partire dal  1977  e  fino  allinizio  del  nuovo  millennio,  una  delle figure  professionali  protagoniste  del  sistema culturale  torinese.  Oltre  a  dirigere  il restauro  e  la  rifunzionalizzazione  di  edifici  storici  per  la  cultura e la  realizzazione di  importanti  mostre,  ne  ha  curato  il  progetto  allestitivo,  secondo  un  approccio concettuale  volto  a  esaltare  le  valenze  comunicative  ed  estetiche  delle  strutture, dei  materiali,  delle opere  esposte.

Nel  corso  della  carriera,  parallelamente  alla  professione,  Viano  ha  esplorato  a fondo  la  propria dimensione  creativa  anche  nel  campo  della  pittura,  abbinandola alla passione  per l’alpinismo.   Muovendo  dal  fascino  per  le  cartografie  alpine  e  le  rilevazioni  scientifiche realizzate  nella  seconda metà  dell’Ottocento  da  Eugene  Viollet-Le-Duc,  ha elaborato  una  ricerca  del  tutto  personale,  in  cui  i riferimenti  al  metodo architettonico si fondono con la ritrattistica di paesaggio.

La  specificità  del  suo  lavoro  risiede  tuttavia  nel  metodo:  Viano  “fotografa”  la montagna,  e  la  materia minerale  di  cui  è  fatta,  rappresentandola  mediante  una tecnica  di  carattere  iper  realistico.   Il  dato fotografico  è  punto  di  partenza  e  guida  affidabile  per  una  ricerca  sulla forma,  mediante  la  quale Viano  dà  vita  a  un  processo  di  conoscenza  minuzioso del  paesaggio.   I  dipinti  prendono  vita  su carta da  acquerello,  supporto  sul  quale  Viano riproduce  la  grammatica  della  carta  millimetrata,  che  diventa elemento  tecnico al  contempo  strumentale  e  strutturale  per  le  rappresentazioni    di  montagne, ghiacciai e materia  minerale. Carlo  Viano  propone  così  una  raffigurazione  della  montagna  di ascendenza classica,  ma  assolutamente  contemporanea. Una  montagna  “sorvegliata  speciale”,  oggi  più  che  mai oggetto  di  misurazioni scrupolose  e  osservazioni  costanti.

La  mostra  è  accompagnata  da  un  testo  di  Enrica  Pagella,  storica  dell’arte  e direttore  dei  Musei  Reali a  Torino.

 

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