Convegno nazionale: Frequentazione responsabile dell’ambiente montano innevato

13 Settembre 2021

Le limitazioni allo sci da discesa recentemente imposte dalla pandemia Covid 19, unite alla necessità delle località sciistiche di produrre un’offerta turistica alternativa, hanno portato i frequentatori della montagna invernale a rivolgersi ad altre attività sportive (scialpinismo, sci di fondo escursionismo, ciaspole ecc.), determinando una maggiore frequentazione di luoghi finora poco noti, minacciando i loro delicati equilibri ed esponendo la fauna, già in condizioni limite per la sopravvivenza, a stress ulteriori e potenzialmente fatali.

Le maggiori organizzazioni alpinistiche d’oltralpe, assieme al mondo scientifico, da tempo si interrogano e propongono soluzioni di mitigazione dell’impatto degli sport outdoor in ambiente innevato. Soluzioni che, partendo da una diffusa azione di sensibilizzazione, giungono alla individuazione di percorsi consigliati, così come alla definizione di “aree di quiete o di tranquillità” da lasciare possibilmente indisturbate. Un tema sul quale aveva già iniziato a lavorare la SAT, ma la cui portata richiedeva un approccio nazionale, funzionale fra il resto a mettere in rete situazioni esperienziali già in corso di sperimentazione in Italia, da portare a conoscenza dei frequentatori del mondo della neve per implementarne consapevolezza e attenzione.

Alla luce della recente approvazione da parte degli Organi Centrali del documento di posizionamento del CAI “Cambiamenti climatici, neve e industria dello sci – analisi del contesto, prospettive e proposte”, la sensibilizzazione dei soci ad una frequentazione responsabile dell’ambiente montano innevato e soprattutto degli Istruttori CAI di scialpinismo, alpinismo, arrampicata e sci di fondo escursionismo oltre che degli Accompagnatori di escursionismo, diventa centrale nella visione che il CAI ha in termini di ragionevolezza, responsabilità e autoregolamentazione, oltre che per la formazione di quella base culturale comune di cui ogni socio CAI e a maggior ragione i propri Titolati, dovrebbe essere portavoce nonché esempio.

La presenza di relatori e partecipanti alla Tavola rotonda appartenenti ad organismi di livello sovranazionale (Convenzione delle Alpi, Club Arc Alpin, CIPRA, Università di Trento, ecc), garantisce quella necessaria visione di insieme indispensabile per affrontare in maniera il più completa possibile una tematica decisamente complessa e molto attuale. Tanto da vedere il CAI nuovamente impegnato nel 2022 con un ulteriore approfondimento dedicato alla fruizione responsabile della montagna nella stagione estiva.
 

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