Ciak si scala, Roberto Mantovani tra i protagonisti del programma "Visioni" sul Trento Film Festival

09 Novembre 2020

Gli interventi di Roberto Mantovani saranno protagonisti dell’episodio “Dalle pizze al digitale”. Mantovani è l’autore di “Ciak, si scala!” storia del film di alpinismo e di arrampicata, edito dal Club alpino italiano

Ricomincia questa sera il programma “Visioni. Il Trento Film Festival dalle Dolomiti alle vette del mondo”, che andrà in onda su History Lab (canale 602 del digitale terrestre) ogni lunedì alle 21 e alle 22.30, in replica martedì alle 7.30 e 15.30 e domenica alle 10, 15 e 21. La programmazione si può vedere anche in streaming negli stessi orari sul sito hl.museostorico.it .

La prima puntata sarà dedicata alle innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato l’ormai secolare storia del cinema di montagna, dai suoi pionieristici esordi fino ai giorni nostri. Gli interventi di Roberto Mantovani saranno protagonisti dell’episodio “Dalle pizze al digitale”. Mantovani è l’autore di “Ciak, si scala!”storia del film di alpinismo e di arrampicata, edito dal Club alpino italiano e presentato in anteprima al Trento Film Festival. Insieme al giornalista e storico dell’alipinismo ci saranno anche la regista Elena Goatelli (autrice dei pluripremiati documentari Tom e Auspicio) e il ricercatore della Fondazione Michele Toss (curatore della mostra Usavamo la cinepresa: storie in formato ridotto).

Nella seconda puntata spazio al brivido de “La sfida verticale”, un’occasione per riflettere sui grandi cambiamenti che hanno profondamente trasformato l’arrampicata in Italia e nel mondo, da passione di pochi a fenomeno di massa, da pratica alpinistica a disciplina sportiva, pronta a sbarcare alle Olimpiadi. Due generazioni a confronto, rappresentate dall’alpinista, guida alpina e storico dell'alpinismo italiano Alessandro Gogna, e da Laura Rogora, campionessa di arrampicata in forza alle Fiamme Oro, già qualificata per Tokyo 2020. Contribuirà alla riflessione, allargando il campo dall’arrampicata al più generale immaginario della montagna, il ricercatore e viaggiatore Alessandro De Bertolini.

Il terzo appuntamento sarà dedicato a un tema che ormai è entrato a pieno titolo tra i capisaldi del Trento Film Festival: la viticoltura di montagna, i suoi protagonisti, la sua storia e le sue prospettive. In “Vignaioli di montagna, dal Caucaso alle Alpi”, con il prof. Attilio Scienza partiremo dalle origini della domesticazione della vite, in quella Georgia paese ospite di quest’ultima edizione del Festival, per arrivare sulle colline del Collio, a Oslavia, al confine tra Italia e Slovenia, dove il vignaiolo Josko Gravner coltiva le sue vigne e produce vini unici al mondo. Lo storico dell’economia Alberto Ianes approfondirà la storia della viticoltura trentina nei suoi aspetti economico-sociali.

Si chiude con “Cinema e cambiamenti climatici”, per capire se attraverso il linguaggio del cinema sia possibile offrire uno sguardo globale sulle sfide che l’umanità ha di fronte, sulla crisi climatica mondiale e sulla potenza, talvolta distruttiva, dell’uomo. Se ne parlerà con Laura Zumiani, responsabile della programmazione generale del Trento Film Festival, e con il meteorologo e divulgatore Luca Mercalli. La sociologa Sara Zanatta unirà i temi della difesa dell’ambiente e della presa di consapevolezza da parte dei cittadini, raccontando la nascita del movimentismo verde nella seconda metà del Novecento.

“E’ un anno speciale, per il Trento Film Festival: difficile e pieno di ostacoli, ma anche occasione per sperimentare e mettere in campo nuove proposte e nuovi linguaggi, continuando a raccontare le montagne e le loro culture”, scrivono gli organizzatori della kermesse nel comunicato stampa.

 

Scopri di più su trentofestival.it >