la Nuova Croce sulla Punta Dufour del Monte Rosa

14 Settembre 2020

La Nuova Croce reca una targa che ricorda l’anno 2020, un anno difficile per tutto il mondo, nella speranza di offrire un segno di rinascita: “Quassù non ci sono regole, c’è la libertà del vento… quassù si raggiungono punti di vista che permettono di abbattere le barriere… e con un solo colpo d’occhio di afferrare l’insieme delle cose”.

Sono passati oltre cinquant’anni da quel lontano 1964, quando un gruppo di giovani, amanti della montagna, il GEAM attivo presso l’oratorio S.Paolo di Cantù, diede corpo all’idea di collocare una croce sulla cima più alta del Rosa a quota 4634 m.
Con grande entusiasmo s’impegnò nell’impresa: il progetto fu stilato dal giovane studente Carlo Marelli, non ancora architetto: la croce sarebbe stata alta m 1.60 con una uguale apertura dei bracci, realizzata in alluminio, resistente nel tempo e leggera per facilitarne il trasporto.
Venne portata a Roma per essere benedetta, in S. Pietro, da Papa Paolo VI.
Nell’agosto del 1964, facendo base, per l’operazione, presso il rif. Monte Rosa Hutte, la croce smontata in tre pezzi, fu dapprima trainata con una slitta e poi portata a spalla in vetta; con una laboriosa operazione d’ancoraggio (considerando le tecnologie dell’epoca) venne definitivamente posizionata.

Questa primavera, in pieno lockdown, proprio Carlo verifica da alcuni filmati, che sulla Punta Dufour la croce non c’era più! Subito si mobilita, fra i tanti contatta anche le guide alpine di Alagna, che dai colleghi di Zermatt, hanno la conferma che la croce era caduta verso il lato sud, non si sa se per dolo o per cause naturali.

Da questo momento nasce l’idea di riposizionare una nuova croce, assieme alle guide delle valli del Rosa: quelle di Alagna, Champoluc, Gressoney, Macugnaga e Zermatt.
Il Cai di Cantù si fa carico della costruzione della nuova croce: sui disegni originali dell’arch. Carlo Marelli, una officina meccanica del canturino completa in tempi rapidi l’opera, questa volta, però, forgiata in acciaio, dato che sarà portata in vetta dall’elicottero dell’Air Zermatt.

La vecchia croce, risalente al 1964, era caduta verso il lato sud, non si sa se per dolo o per cause naturali. Della costruzione della nuova croce si è fatto carico il Cai Cantù.

Ai primi di luglio la croce viene esposta al Cortile delle Ortensie, per poi essere benedetta domenica 5 luglio, sul sagrato della chiesa di S.Paolo in Cantù, ed infine essere affidata alle guide di Alagna. Anche qui viene pubblicamente esposta e sabato 1° agosto, con una nuova funzione religiosa, viene benedetta dal vescovo di Novara. Presenziano alla cerimonia autorità civili, militari e religiose: i sindaci delle valli del Rosa, con tanto di fascia tricolore, le guide alpine nei loro caratteristici costumi, i rappresentanti del soccorso alpino, gli alpini,i carabinieri, le guardie di finanza addette al soccorso in montagna, il parroco di Alagna ed il vescovo S.E. Franco Giulio Brambilla, unitamente ad una nutrita rappresentanza del Cai di Cantù, giunta appositamente con un pullman.
La cerimonia si conclude con un pranzo presso l’hotel Monterosa, e con un’interessante visita al museo Walser.

Il 4 settembre le guide di Alagna fissano sulla roccia sommitale della Dufour il basamento dove alloggerà la croce e, alle ore 11 del giorno 9, la croce viene calata con l’elicottero e definitivamente posizionata. Una dozzina di guide delle valli del Rosa, possono brindare in vetta alla felice conclusione della missione!

Quando la notizia “rimbalza” a Cantù grande è la soddisfazione e la gioia fra i tanti che hanno voluto e creduto in questa impresa. Ora, quando dalla nostra piazza Garibaldi ammiriamo il profilo del massiccio del Monte Rosa, possiamo immaginare di veder brillare la croce.

Marika Novati - Cai Cantù