Ci ha lasciato Gabriele Bianchi. Presidente generale CAI dal 1998 al 2004

24 Gennaio 2020

Meno di 15 giorni fa (era l’11 gennaio), col tuo solito piglio e con la consueta determinazione, avevi diretto in Sede Centrale il Consiglio del CNC (Centro Nazionale Coralità), portandolo faticosamente a termine, nonostante la tua evidente sofferenza, che ti portavi dietro ormai da qualche anno.

Con ostinazione avevi “ignorato” il male che ti divorava lentamente, continuando come se niente fosse, a tessere relazioni, ad organizzare eventi, a comunicare con tutti. 

Poi sparivi per un po’, a lottare da solo, con infinito coraggio, contro il mostro.

Ed ora che non ci sei più, ci sentiamo tutti orfani della tua vitalità, del tuo sorriso birichino, della tua bonaria ironia (da “ragazzo di strada” come amavi definirti).

Ci mancherà la tua solida professionalità, la tua capacità organizzativa, la tua competenza (che abilmente nascondevi, ma che saltava fuori in ogni occasione), il tuo amore sviscerato per il CAI a cui hai dedicato tutta la tua vita.

Altri ricorderanno i tuoi meriti, le cariche che hai ricoperto, i riconoscimenti doverosi che ti sono stati riconosciuti da tutti, in primis dalla Presidenza del CAI.

Tanti ricordi si affacciano, ma tra tutti il luccichio dei tuoi occhi, quando a giugno 2017, in una splendida giornata di sole, al Pian della Mussa, insieme a 250 coristi hai visto coronare il tuo sogno: cantare insieme la Montanara di Toni Ortelli per i 90 anni.

A noi, che abbiamo condiviso la tua preziosa amicizia e la tua passione, resta il ricordo di un uomo buono ma non ingenuo, sicuro ma non rigido, deciso ma sempre rispettoso degli altri. E perdonaci se qualche volta abbiamo sorriso alle tue “prediche pedagogiche”, con cui non smettevi di ricordarci cosa significa veramente fare parte del CAI e aderire ai suoi valori, dimostrandocelo ogni giorno con il tuo esempio.

Ora tocca a noi raccogliere il tuo testimone. E come insieme abbiamo cantato tante volte rivolgendoci al Signore delle cime: “Ti preghiamo, su nel Paradiso, lascialo andare per le tue montagne”.

Gianluigi Montresor, Presidente del CAI Torino

 

 

Gabriele Bianchi

Socio della Sezione di Bovisio Masciago dal 1950 (è stato iscritto quando non aveva ancora un anno) Bianchi è stato Presidente generale del Sodalizio dal 1998 al 2004 e Vicepresidente dal 1991 al 1997, oltre ad aver ricoperto altri incarichi, a livello nazionale, regionale e sezionale.

Durante i suoi mandati venne approvato l’attuale Statuto del Cai, in attuazione della Legge Bassanini sul decentramento delle funzioni dallo stato alle regioni.

Grazie all’iniziativa e alle idee di Gabriele, fu avviato anche il progetto Università della montagna che, seppure poi modificato e rivisto nel corso degli anni, aveva fissato alcuni principi fondamentali rispetto all’attività dei nostri organi tecnici”.

Corista dal 1972 al 1985, Bianchi presiedeva dal 2015, con impegno e passione, il Centro nazionale coralità del Club alpino.

In occasione dell’ultima Assemblea dei Delegati di Milano era stato nominato Socio onorario del Sodalizio.

 

La Sezione di Torino del CAI - Club Alpino Italiano