Montagna scuola di vita
14 Maggio 2019

Il valore etico dell’alpinismo
Chi prima, chi poi, ad un certo punto si scavalca uno spartiacque esistenziale, oltre il quale la tendenza a stilare bilanci prende il sopravvento sulla propensione ad elaborare nuovi programmi. Molteplici sono le variabili che determinano il timing di questo evento e l’età anagrafica non sempre è quella determinante [...]
[...] Chi mi conosce sa che, essendo nato in una famiglia di appassionati di montagna, sono stato spinto prestissimo verso l’alpinismo (inteso come frequentazione della montagna a 360 gradi) e così, a ridosso dei 60 anni anagrafici, posso dire di aver accumulato cinquant’anni abbondanti di ininterrotta esperienza sui monti. A volte con gli sci, a volte senza, per sentieri, ghiacciai, pietraie ed anche su rocce verticali, lungo cascate ghiacciate o dentro ai torrenti.
Ho dormito in baite abbandonate, nei prati, sulle morene, in bivacchi incustoditi ed anche in rifugi gestiti. Non mi considero un top climber, anche se a cavallo dei miei 25-30 anni ho realizzato delle performance di un certo rilievo, sia con gli sci (discese di canali nell’ambito dell’allora nascente sci ripido) che su roccia e ghiaccio. Dalle Calanques marsigliesi fino alla vetta del Monte Bianco non mi sono fatto mancare proprio nulla [...]