Su Montagne360 di maggio le buone pratiche per il futuro della Terra

08 Maggio 2019

Spazio al manifesto “L’Italia che si prende cura dell’Italia”, firmato dal CAI e altre associazioni e fondazioni. Per il Sentiero Italia CAI, aggiornamenti da Marche e Lazio e il resoconto delle staffetta in Sicilia e Calabria.

La Repubblica Italiana “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”. Sono le parole che i nostri costituzionalisti dedicarono alla difesa del nostro patrimonio ambientale. Il Cai non può non essere annoverato tra le realtà che cercano di dare attuazione a questo articolo, il nono della Costituzione, tra i principi fondamentali.

“Prendersi cura di un sentiero di oltre 6800 km – il Sentiero Italia Cai - con tutto il connesso lavoro di individuazione, manutenzione e segnaletica, è certamente riprova dell’avere a cuore non solo le bellezze del proprio Paese, poiché una frequentazione lenta significa anche attenzione e salvaguardia, ma voler, in tal modo, tutelare un patrimonio che si offra da subito alle giovani generazioni”. Così scrive il presidente generale del Cai Vincenzo Torti sul numero di maggio di Montagne360, nell'articolo “Il Cai si prende cura dell'Italia”.

Il numero dedica uno speciale al manifesto “L'Italia che si prende cura dell'Italia”, sei articoli sottoscritti il 14 marzo da Touring Club Italiano, Fondazione Cariplo, Club alpino italiano, Caritas, Fai, Legambiente e Slow Food. Una dichiarazione sottoscritta da chi ha a cuore il futuro.

Rivolgendo lo sguardo alla battaglia di Greta Thunberg e ai #FridayforFuture, il direttore Luca Calzolari scrive: “Non combattiamo solo contro qualcosa o qualcuno, ma combattiamo per. Dalla negazione stiamo passando alle proposte. Non solo ci schieriamo contro i cambiamenti climatici, contro gli sprechi, contro l’incuria. Ma ci impegniamo per trasmettere un nuovo concetto di sostenibilità”.

Esiste, dunque, “un’Italia autonoma, responsabile e solidale, che dimostra ogni giorno come sia possibile costruire una società della cura”, come riporta l’articolo che racconta questa “Italia migliore”, attenta al pianeta. Per raccontare buone pratiche anche l'intervento autorevole del professore dell'università di Trento Gregorio Arena di “Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà”

Parola chiave dunque di questo numero è “cura”. Termine che racchiude l'attenzione, l'impegno, l'amore che devono essere le linee guida del nostro agire collettivo per il futuro. E se noi ci prendiamo cura dell'ambiente, l'ambiente a sua volta si prende cura di noi. M360 ci parla di montagnaterapia, di “montagna che aiuta”, di “montagna per rinascere”. Tra i contributi, quello di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, il quale spiega l'idea di ambientalismo della sua associazione. 
Il presidente della Fondazione Edoardo Garrone, Alessandro Garrone, racconta invece i sette campus che hanno formato 100 giovani imprenditori di Appennino e Alpi.

Ampio spazio è dedicato anche in questo numero al Sentiero Italia CAI, aggiornando i lettori sulla situazione del "cantiere" nelle Marche e nel Lazio, e alla staffetta regionale (il Cammina Italia CAI 2019) che lo sta rilanciando, con il racconto delle escursioni dello scorso marzo in Sicilia e in Calabria.

La rivista pubblica poi qualche anticipazione sulla XXI Settimana nazionale dell'escursionismo del CAI, che si terrà dall'8 al 16 giugno in Val Grande. Spazio poi alpercorso cicloturistico Tevere a Città di Castello, ai 50 anni di arrampicate a Finale Ligure e alla rievocazione di un'arrampicata sul tracciato Boomerang della vigilia di Natale del 1978.

Il portfolio fotografico è dedicato alla collana “Le montagne incantate”, nove volumi editi da National Geographic e CAI, in edicola a cadenza mensile, che da questo maggio descriveranno i settemila chilometri del Sentiero Italia CAI e tanto altro.

Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo CAI completano come sempre il numero di maggio, in tutte le edicole a 3,90 euro.