I segni del mutamento climatico al centro di Montagne360 di marzo

28 Febbraio 2019

Dalla fauna alpina alle grotte, la rivista del CAI dedica un focus all’importanza e alla gravità dei cambiamenti in atto. Tanto spazio poi al Sentiero Italia CAI, con la situazione del “cantiere” in Puglia, Molise e Campania e la presentazione del sito.

“Segnali di cambiamento. Dalla fauna alpina alle grotte, segni del mutamento climatico” è il titolo di copertina del numero di marzo di Montagne360, la rivista del Club alpino italiano.  Sonoquattro gli articoli del focus, oltre all’introduzione del Direttore Luca Calzolari: gli argomenti vanno dalle parole del filosofo Roberto Casati,che spiega i motivi secondo i quali la nostra sopravvivenza dipende da un pianeta sufficientemente freddo, al primo progetto di ricerca sul fringuello alpino nel massiccio spagnolo de Las Ubiñas - La Mesa (Asturie) e nelle montagne di Babia e Luna (León): si tratta di una delle tante specie minacciate dal cambiamento climatico.

Gli altri due “pezzi” riguardano la grande importanza dell’archivio di informazioni custodite nel ghiaccio delle grotte e il rischio che sta correndo il nevaio del Gravone, relitto dell’ultima glaciazione würmiana, considerato l’apparato glaciale più meridionale d’Europa.

Gli articoli dedicati al “Cantiere Sentiero Italia CAI” svariano dalla Puglia (dove il percorso è tutto di nuova realizzazione: solo una tappa, infatti, ricalca quella del 1995) al Molise (sedici tappe per un totale di 210 km, segnaletica completata entro un paio di mesi), per finire con la Campania (venti tappe propriamente dette, più undici relative a due varianti). Un contributo è dedicato infine al sito sentieroitalia.cai.it, dove si possono trovare storia, curiosità, proposte, consigli utili, oltre naturalmente agliaggiornamenti sul work in progress. Anche il Presidente generale Vincenzo Tortidedica l’editoriale di questo numero al Sentiero Italia CAI, definendolo “una scelta identitaria aperta all’incontro”.

Tra le proposte, spazio a quattro itinerari scialpinistici francesi nella Valle del torrente Vénéon (da affrontare solo quando le condizioni nivologiche garantiscono il massimo assestamento, ma contemporaneamente il manto nevoso copre ancora per bene i fianchi delle montagne) e alle opportunità per gli amanti dello sci da fondo e delle passeggiate nella neve che si possono trovare sull’altopiano di Rodengo-Luson (tra i 1800 e i 2200 metri di quota tra la Val di Luson e la Val Pusteria, in Alto Adige).

Infine un articolo è dedicato al progetto “Sicuri in Montagna” di CAI e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, un’esperienza che compie vent’anni e che parla diprevenzione, responsabilità individuale e di rischi residui, con i bilanci e le aspettative.

Il portfolio fotografico di questo numero, intitolato “Una grotta tra terra e mare”, è dedicato alle meraviglie del Puerto Princesa Underground River, nell’isola di Palawan, Filippine, raccontate dal gruppo La Venta Esplorazioni Geografiche, attraverso splendide immagini e testimonianze raccolte in un libro edito da Skira (a cura di Antonio de Vivo, Paolo Forti, Leonardo Piccini e Natalino Russo).

Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo CAI completano come sempre il numero di marzo, in tutte le edicole a 3,90 euro.

Comunicato Club alpino italiano