Lorenzo Borelli e la spedizione Himalaya Cashmiriano

22 Febbraio 2019

Martedì 26 febbraio 2019, ore 18.00, presentazione dell’allestimento della donazione Borelli nell’area Collezione Piacenza del Museomontagna

1913: Mario Piacenza, imprenditore e alpinista, organizza una spedizione nell’Himalaya, con tre finalità: esplorativa, alpinistica, scientifica. La zona prescelta si eleva verso l’estremo occidentale della catena montuosa, tra le regioni di Suru (Ladak), Zanskar, Maru-Wardvan e Kistvar. L’impresa consegue anche due successi alpinistici: la vetta del Kun (7095 m) e lo Z3 (6270 m).

Il medico e alpinista torinese Lorenzo Borelli è uno dei sei partecipanti. Nel corso dei quattro mesi della spedizione, Borelli effettua su se stesso e sui compagni numerose analisi mediche, che costituiscono un notevole contributo allo studio della fisiologia umana ad alta quota. Durante le soste, allestisce ogni giorno un ambulatorio per i portatori e per la popolazione indigena, sempre più frequentato a mano a mano che la notizia si diffonde e il viaggio procede.

La recente donazione da parte della famiglia di beni appartenuti a Lorenzo Borelli comprende oggetti relativi all’impresa del 1913, nonché fotografie, onorificenze, testi per conferenze ed elenchi di ascensioni che documentano la più generale attività alpinistica di Borelli, in particolare le numerose salite nel gruppo del Monte Bianco.

L’ordinamento dei reperti proposto – a cura della di Donatella Failla, già direttrice del Museo d’Arte Orientale di Genova e docente di Storia dell’Arte Orientale – segue l’itinerario del viaggio: il Ladakh e poi il ritorno attraverso il subcontinente indiano e il Medio Oriente, come dimostrano tre vasi di provenienza egiziana. Fanno parte della documentazione anche le vedute fotografiche di città indiane e le diapositive su lastra che riprendono alcuni momenti della vita al campo.

L’iniziativa consente di approfondire la conoscenza della figura di Lorenzo Borelli alpinista e di arricchire la documentazione che il Museomontagna conserva sulla spedizione Piacenza nell’Himalaya Cashmiriano.

 

Biografia

Lorenzo Borelli nasce a Torino nel 1878. Nel 1903 si laurea in Medicina e Chirurgia e nel 1910 consegue la libera docenza in Patologia. Appassionato di montagna, è iscritto dal 1908 al Club Alpino Italiano, socio della Sezione di Torino, e contribuisce con la sua attività a diffondere la cultura dell’alpinismo senza guide, documentata già dal 1907 sulla “Rivista Mensile” del CAI.

Nel 1912 partecipa alla spedizione di Guido Piacenza che, attraversando il Congo Belga, arriva fino in Uganda. L’anno successivo ottiene dall’Università la licenza per unirsi alla spedizione organizzata e finanziata dall’imprenditore e alpinista Mario Piacenza nell’Himalaya.

Dal 1915 al 1919 è direttore di un ospedale da campo della Croce Rossa in zona di guerra. Congedato,
riprende l’attività di docente.

La sua passione per la montagna, la volontà di renderla scuola e palestra della gioventù, lo inducono a rimanere per molti anni alla direzione sezionale del Club Alpino Italiano e ad assumere dal 1922 al 1924 la presidenza, dopo esserne stato socio fondatore, del gruppo Accademico del Club Alpino Italiano.

Nel 1936 Borelli muore a causa di un banale incidente sulle montagne di Balme, nelle Valli di Lanzo. Alla sua memoria è stato dedicato nel 1952 il primo rifugio dell’Aiguille Noire de Peuterey, donato nel 1923 al CAAI dal fratello Mario e dal 1969 intitolato anche a Carlo Pivano.

 

Si ringraziano:

Iolanda Borelli e Famiglia per la donazione

Donatella Failla per l’ordinamento dei reperti e la redazione delle schede delle opere

Valeria Borgialli, Silvia Colombano e Damiano Colzani per i restauri.


MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA

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