Meteo e bollettino valanghe per il week-end del 9-10 febbraio

08 Febbraio 2019

 


La situazione innevamento e pericolo valanghe di Arpa Piemonte per il weekend.

Sabato 9 febbraio, attenzione alle situazioni con possibili strati deboli. Il manto nevoso è in generale ben consolidato. Tuttavia una criticità importante è legata alla presenza, all’interno del manto stesso, di strati deboli, soprattutto sui versanti in ombra e al riparo dall’attività eolica; in queste situazioni si consiglia di prestare particolare attenzione ai pendii ripidi e ai cambi di pendenza. Il pericolo valanghe è previsto in incremento sui settori alpini occidentali e meridionali per effetto di forti venti occidentali che causeranno la formazione di nuovi lastroni, soprattutto sui pendii rivolti verso i quadranti orientali; questi accumuli, principalmente ubicati oltre il limite del bosco, saranno sollecitabili già al passaggio del singolo escursionista. L'attività valanghiva spontanea è assente o limitata a piccoli distacchi dai pendii ripidi soleggiati in prossimità di affioramenti rocciosi.

 

Domenica 10 febbraio, nuovi accumuli instabili da vento. Sui settori alpini occidentali e meridionali si assiste ad un incremento del pericolo valanghe a causa dell'intensa ventilazione da W-SW che determina la costruzione di nuovi accumuli instabili. I lastroni da vento saranno più frequenti sui versanti esposti ai quadranti orientali, in prossimità di creste, colli e cambi di pendenza al di sopra dei 2000-2200m; il distacco sarà possibile già al passaggio del singolo escursionista. L'attività valanghiva spontanea, per effetto delle deboli nevicate e soprattutto del forte vento, subirà una ripresa. Permangono situazioni localizzate di pericolo a causa della presenza di strati deboli all'interno del manto stesso; per tale motivo occorre prestare attenzione ai versanti in ombra e al riparo dall’attività eolica, in particolare se ripidi e con cambi di pendenza significativi.

 

Innevamento

Le intense nevicate della scorsa settimana hanno apportato 20-40cm sui settori settentrionali, 40-70cm su quelli occidentali (con massimi di 90-100cm in Alta Val Susa) e 60-80cm su quelli meridionali. I valori di innevamento continuano tuttavia a mantenersi generalmente sotto la media del periodo alle quote al di sotto dei 1600-2000m, mentre rimangono in media o leggermente al di sopra alle quote superiori. Domenica sono stati registrati forti venti da N-NW sui settori settentrionali ed occidentali di confine che hanno determinato una significativa erosione del manto nevoso su creste e dorsali e la formazione di nuovi accumuli.

 

Manto nevoso

Il vento ha determinato il rimaneggiamento della nuova neve con formazione di accumuli per lo più di piccole dimensioni in prossimità di conche avvallamenti e cambi di pendenza sui versanti in ombra già alle oltre i 2200- 2300m e alle quote superiori anche alle altre esposizioni. Durante il corso della settimana il manto nevoso ha subito un generale consolidamento, registrando un assestamento medio pari a 20-30cm a tutte le quote e in alcuni casi anche superiore. In corrispondenza dell’interfaccia tra la neve recente e il vecchio manto nevoso permangono tuttavia discontinuità legate alla presenza di strati deboli costituiti da grossi cristalli sfaccettati privi di coesione, in particolare sui versanti in ombra già a quote oltre i 1800-2000m. Negli ultimi due giorni non è stata registrata attività valanghiva spontanea significativa.

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