UNCEM: la fattura elettronica crea disagi alle imprese dei territori montani

04 Gennaio 2019

"Lo avevamo detto. Lo avevamo ampiamente previsto. La fattura elettronica, nei Comuni montani ad alto grado di divario digitale, sta creando e creerà non pochi problemi alle imprese, alle partite iva, a tutte le aziende e ai liberi professionisti. Perché la mancanza di buone connessioni frena l'accesso ai servizi, lo rallenta pesantemente. Così, internet a bassa velocità blocca adempimenti e opportunità".

Così Paola Vercellotti, Vicepresidente Uncem Piemonte, a poche ore dall'obbligo - scattato il 1° gennaio - di fattura elettronica. "C'erano stati - prosegue - un mese fa e ancora negli ultimi giorni di dicembre, diversi Deputati e Senatori che avevano chiesto un'attenzione particolare per le imprese dei Comuni montani. Il Mise non li ha ascoltati. L'obbligo è scattato e porta con sè, nei Comuni montani, una serie di gravi problemi. Non abbiamo chiesto proroghe o deroghe. Abbiamo chiesto al Ministero dello Sviluppo economico e all'Agenzia delle Entrate un'attenzione specifica per i centri montani ad alto grado di digital divide. Eppure non abbiamo avuto risposta. Manca il buon senso e così ci scontriamo con la realtà. Il divario digitale è un'emergenza. La banda ultralarga sta arrivando, ma finora si viaggia a 56kbs. E ogni servizio on line si complica. Fatturare elettronicamente è già un problema serio per migliaia di imprese dei Comuni montani appenninici e alpini".