Meteo e bollettino valanghe per il week-end del 22-23 dicembre

21 Dicembre 2018

 


La situazione innevamento e pericolo valanghe di Arpa Piemonte per il weekend.

 

Sabato 22, Attenzione ai diffusi lastroni da vento nelle zone di confine e al riscaldamento diurno. Sui settori di confine da A. Lepontine a A. Marittime, alle quote al di sopra dei 2200-2400m, sono presenti lastroni il cui distacco è possibile già al passaggio del singolo sciatore. Durante la giornata i venti forti nordoccidentali porteranno ad ulteriore trasporto della neve con incremento degli accumuli esistenti. Occorre prestare particolare attenzione alle esposizioni sottovento (versanti NE, SE e SW) e in corrispondenza di creste canali e cambi di pendenza, dove gli accumuli sono più diffusi e di maggiori dimensioni. Il significativo aumento dello zero termico determina la ripresa dell'attività valanghiva spontanea, con valanghe di medie e grandi dimensioni, più probabili sui pendii al sole e dove gli apporti nevosi recenti sono stati maggiori. Sui settori prealpini, dove l'innevamento è minore, i lastroni sono generalmente meno diffusi e ben identificabili.

Domenica 23 dicembre, ancora diffusi lastroni da vento e zero termico oltre i 3000m. Sui settori di confine da A. Lepontine a A. Marittime, alle quote al di sopra dei dei 2200-2400m, sono presenti diffusi lastroni il cui distacco è possibile già al passaggio del singolo sciatore. Occorre prestare particolare attenzione alle esposizioni sottovento (versanti da NE, SE a SW) e in corrispondenza di creste canali e cambi di pendenza, dove gli accumuli sono più diffusi e di maggiori dimensioni. Lo zero termico oltre i 3000m determina un'attività valanghiva spontanea con valanghe anche di grandi dimensioni, più probabili sui pendii al sole e dove gli apporti nevosi recenti sono stati maggiori. Sui settori prealpini, dove l'innevamento è minore, i lastroni sono generalmente meno diffusi e ben identificabili. Da lunedì si assisterà ad un progressivo assestamento del manto nevoso e alla generale diminuzione dell'attività valanghiva spontanea, anche grazie al significativo calo dello zero termico.

Innevamento. Nel pomeriggio-serata di mercoledì nuove nevicate hanno interessato la nostra regione fino alle zone di pianura. Sono stati misurati nuovi apporti di 5-10cm sui settori settentrionali e su A. Graie fino alla Valle Orco, 15-25cm su Valli di Lanzo e Cozie Nord; 20-30cm su A. Cozie Sud, A. Marittime e A. Liguri. Dalla giornata di giovedì la ripresa dei venti da N-NW, di intensità anche forte in quota, ha determinato il rimaneggiamento della neve al suolo, leggera e facilmente trasportabile. Nonostante la neve caduta già da quote collinari, l’innevamento si presenta deficitario rispetto alle medie del periodo, specie sui settori meridionali e in generale al di sotto dei 1600-1800m di quota (1800-2000m sui versanti soleggiati).

Manto nevoso. Il manto nevoso risulta generalmente caratterizzato da strati superficiali (20-40cm) a debole coesione, rimaneggiati dal vento, che possono arrivare a spessori maggiori (40-70cm) in corrispondenza delle localizzazioni di accumulo (conche, avvallamenti, cambi di pendenza). Questi accumuli, più o meno duri a seconda dell’intensità dell’azione eolica, possono facilmente trasmettere sollecitazioni, anche a distanza. Al di sotto di tali strati si trova una crosta più o meno spessa che costituisce una discontinuità evidente: verso l’alto, si presenta dura e liscia e non favorisce il legame con la nuova neve (in particolare sui settori meridionali); verso il basso favorisce la crescita sottostante di cristalli sfaccettati (in particolare sui settori occidentali e settentrionali). Gli strati sottostanti presentano invece una buona stabilità. Ad oggi è ancora possibile trovare neve a debole coesione nelle zone riparate dal vento ma occorre prestare attenzione, a quote medio basse, ai massi appena ricoperti dalla nuova neve.

 

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