Il '68 degli alpinisti, verso un nuovo mattino

19 Novembre 2018

Dialogo fra gli scrittori alpinisti Enrico Camanni e Bernard Amy sui riflessi del ’68 nell’ambiente alpinistico italiano e francese
Sabato 24 novembre, ore 17.00, Museo Nazionale della Montagna, Sala degli Stemmi - Ingresso libero

Il nuovo libro di Enrico Camanni, Verso un nuovo mattino. La montagna e il tramonto dell’Utopia - Laterza Editori 2018 (insignito del Premio Cortina) - sarà lo spunto per una riflessione sulla breve stagione creativa e problematica in cui si sperimentarono nuovi modi di raccontare l’alpinismo. Negli anni in cui Alessandro Gogna pubblicava il suo Alpinismo di ricerca (1975), Motti dava un’impronta nuova al giornalismo di settore sulla “Rivista della montagna”, aperta a nuove forme di scrittura, come quella originale e provocatoria di Andrea Gobetti. In Francia nel 1977 nasceva “Passage”, una rivista innovativa, specchio dell’inquietudine e degli interrogativi filosofici e sociali che attraversavano il mondo dell’alpinismo.

Bernard Amy, personalità poliedrica dell’alpinismo francese, è scrittore e giornalista, ingegnere, ricercatore in scienze cognitive e vulcanologo. Ha un’attività alpinistica di alto livello sia sulle Alpi che sulle montagne di tutto il mondo, dal Kurdistan alla Patagonia, all’Hindu Kush. È membro del GHM e di Mountain Wilderrness. Della sua produzione letteraria alcuni titoli sono stati tradotti in italiano, come il noto Il più grande arrampicatore del mondo e altri racconti (CDA 1987) e il recente La scala di Giacobbe (Monte Rosa 2017). È stato redattore di “Montagne & Alpinismo” e fondatore di “Passage“.

Enrico Camanni, torinese, è tra i più noti intellettuali nel mondo della montagna. Dopo essere stato redattore capo della “Rivista della Montagna” e direttore di “Alp”, ha diretto la rivista internazionale di cultura alpina “L’Alpe” e collabora con “La Stampa”. Autore di diversi libri, tra cui i romanzi La guerra di Joseph (Premio ITAS e Premio Via Po 1999) e L’ultima camel blu; si è dedicato ai progetti espositivi, nel quadro della nuova museografia (al Forte di Bard, al Forte di Vinadio, al Museo Nazionale della Montagna). È vicepresidente dell’associazione "Dislivelli, ricerca e comunicazione sulla montagna". I sui libri più recenti sono Il fuoco e il gelo. La Grande guerra sulle montagne (2014) e Il desiderio di infinito. Vita di Giusto Gervasutti (2017).


MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA

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