Lo spettacolo "I due fili della mia esistenza"

15 Ottobre 2018

Domenica 14 ottobre a metà pomeriggio al conservatorio musicale “G. Verdi” di Torino è andato in scena, con buon successo di pubblico, il recital-spettacolo “I due fili della mia esistenza” incentrato sulla figura di Massimo Mila, alpinista e critico musicale fra i più apprezzati, cui è dedicato un rifugio a Ceresole Reale, per ricordare i trent'anni dalla scomparsa.

Lo spettacolo, ideato dal Centro Nazionale Coralità del CAI, a cura di Angelo Foletto, è stato la rievocazione delle due grandi passioni di Mila: la montagna e la musica.

L'iniziativa si è avvalsa di svariate collaborazioni, in particolare del contributo del MIBACT e del CAI Torino, nonché del patrocinio dei Comuni e delle Aree Metropolitane di Milano e di Torino, e delle Regioni Lombardia e Piemonte. Infatti il recital è andato in scena il giorno prima anche a Milano, dove Mila – nei panni di musicologo – ha vissuto tutte le stagioni del Teatro alla Scala.

Lo spettacolo ha presentato i momenti più significativi dell’opera di Massimo Mila, attraverso la lettura di brani tratti dai suoi scritti, in particolare quelli aventi per soggetto la montagna, intercalati dalle esecuzioni del sestetto d’archi “Gli Architorti” di Pinerolo (TO) che ha proposto brani di Joannes Brahms, uno degli autori preferiti da Mila.

Cesare Rasini, Patrizia Scianca e gli Architorti (Foto: R. Miletto)

Le letture, eseguite dalle voci recitanti di Cesare Rasini e di Patrizia Scianca, quest'ultima già protagonista dell'evento svoltosi il 23 settembre scorso al rifugio “Levi – Molinari”, sono state intervallate da interventi corali ad opera del Coro Allievi CeT (Canto e Tradizione) di Milano e dall'applauditissimo Coro della SAT (Società Alpinisti Tridentini) di Trento, considerato il migliore nel panorama del canto popolare di montagna.
L'evento ha allietato il pubblico torinese per circa due ore.

Il Coro CET (in primo piano) ed il Coro SAT insieme (Foto: R. Miletto)

Da segnalare che in concomitanza di questo ricordo teatrale di Massimo Mila è uscita una nuova edizione degli scritti di montagna di Mila curata dal Centro Editoriale del CAI, arricchita da diverse fotografie. Ricordiamo, infine, che il Maestro è stato prima Socio del CAI Torino e, successivamente, del Club Alpino Accademico, che durante la Resistenza fece parte del gruppo torinese di «Giustizia e libertà» e che proprio al Conservatorio torinese nel 1954 insegnò Storia della musica, mentre dal 1967 al 1975 la insegnò all'Università.
La passione per la montagna lo portò a conquistare parecchi “quattromila” sulle Alpi e pure alcuni “cinquemila” su cime extraeuropee.

 

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