Prevenzione, studio e formazione sui rischi da valanga: intesa tra il Servizio Valanghe Italiano e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
04 Giugno 2018

Entrambe le parti fanno capo al CAI, il quale intende “ promuovere una efficace collaborazione tra le proprie realtà interne al fine di un’ottimizzazione delle risorse disponibili”
Collaborare per la riduzione, gestione e prevenzione dei rischi da valanga nelle attività in montagna attraverso la programmazione e la gestione di iniziative comuni nei settori dello studio, della ricerca, dell’informazione e della formazione.Promuovere ed organizzare congiuntamente iniziative di formazione rivolte al rispettivo personale operativo, per implementare sempre più il loro livello tecnico, condividendo le informazioni e le conoscenze relative alle più recenti evoluzioni in materia.
Questi i punti salienti del Protocollo di intesa tra Servizio Valanghe Italiano e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (entrambi facenti capo al CAI), firmato lo scorso 19 maggio dai rispettivi presidenti, Gabriele Stamegna e Maurizio Dellantonio. E’ infatti “interesse del Club Alpino Italiano promuovere una efficace collaborazione tra le proprie realtà interne al fine di un’ottimizzazione delle risorse disponibili”, come riportato in premessa.
L'intesa prevede inoltre l'istituzione di una commissione paritetica, composta per lo SVI da Gabriele Stamegna e Umberto Biagiola, per il CNSAS da Luca Franzese e Giulio Frangioni, con il compito di organizzare e programmare attività condivise, che opererà su iniziativa dell’una o dell’altra parte in base alle progettualità proposte.
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