Itaca nel sole, la replica
04 Giugno 2018

Dopo il successo straordinario dell'anteprima, organizzata dal Museo Nazionale della Montagna e dal Cai Torino in collaborazione col Cai Uget Torino e la casa di produzione Stuffilm, torna a grande richiesta la proiezione del film Itaca nel Sole - Cercando Gian Piero Motti, il documentario di Tiziano Gaia e Fabio Mancari.
La data da segnare in agenda, per quanti non fossero riusciti a entrare al cinema martedì scorso, o desiderino riassaporare le gesta del grande scrittore-alpinista torinese, è quella di Mercoledì 6 giugno, alle ore 21, sempre al Cinema Massimo (via Verdi 18 - Torino).
Saranno nuovamente presente gli autori e alcuni protagonisti della pellicola, per il consueto scambio di opinioni e commenti al termine della proiezione
BIGLIETTI
Il prezzo unico di ingresso, esclusa prevendita, è di 4,5 euro (trattandosi di un giorno a tariffa agevolata in tutti i cinema della città).
I biglietti saranno in vendita da martedì 29 maggio sul sito del cinema: www.cinemamassimotorino.it
IL FILM
Itaca nel Sole è una via di arrampicata aperta a metà degli anni ’70 sulle pareti della Valle dell’Orco, in Piemonte. Tra gli scalatori, la sua fama è dovuta non tanto alla pur notevole difficoltà tecnica, ma alla carica simbolica che ancora oggi fa presa su legioni di climbers e appassionati.
L’immagine di Itaca è legata a un personaggio eccezionale: Gian Piero Motti. Alpinista, scrittore e filosofo della montagna, Motti ha incarnato i dubbi e le ansie di una generazione al bivio. La sua vicenda viene scandita attraverso testimonianze, foto, materiali d’archivio, e i suoi celebri scritti. Come sostengono gli autori, il film si inserisce dunque nel filone delle “recherche”, perché Motti è una figura ancora in gran parte inesplorata e il primo atteggiamento è quello di “andarlo a cercare”. Il film lo fa, oltre che con l’ausilio del materiale d’archivio a disposizione, attraverso un percorso corale di voci, testimonianze e azioni di chi lo ha conosciuto, ha arrampicato con lui, gli è stato accanto nei momenti privati, oppure di chi, non avendolo conosciuto, ne è stato affascinato dagli scritti e dal pensiero.
La montagna è la grande protagonista del film, ma non si pensi a un documentario di pareti e corde, linee verticali e chiodi da roccia. La montagna è in gran parte allegorica, così come la intendeva Motti; quel tipo di montagna che spinge l’uomo a grandi sfide e ad ancor più grandi interrogativi.