L’Assemblea dei Soci AGRAP a Cuneo: tutte le istituzioni a confronto per migliorare l’accoglienza nelle Alpi piemontesi
18 Aprile 2018

L’obiettivo dell’AGRAP condiviso col Club Alpino Italiano é individuare un percorso che, aumentando il livello professionale dei gestori dei rifugi, ne valorizzi l’offerta, garantendo l’eccellenza del servizio ai fruitori delle Alpi occidentali.
In una Cuneo piovosa, ma sempre affascinante, l’11 aprile si è svolta l’assemblea annuale dei soci Agrap – Associazione Gestori Rifugi Alpini e posti tappa del Piemonte rivelandosi un evento importante che ha visto la presenza di numerosi ospiti.
Oltre a una trentina di soci rifugisti e del presidente AGRAP Massimo Manavella, all’evento erano presenti anche ospiti esterni come Giacomo Benedetti, presidente della commissione Cai Rifugi di Milano, Osvaldo Marengo, vicepresidente Cai di Torino e Giacomo Baccanelli, presidente Assorifugi Lombardia, tutte figure legate alla realtà di montagna e del turismo in quota. In rappresentanza della Provincia era presente il funzionario Andrea Costa che ha confermato l’attenzione dell’ente rispetto alla specificità del mondo alpino, non solo per quanto riguarda i rifugi, ma anche per la collaborazione in tema di sentieristica alpina e Gta quali punti trainanti e strategici del turismo alpino.
Nell’incontro si è data voce alle esigenze del territorio per un confronto tra coloro che svolgono un servizio di accoglienza turistica in alta montagna e rappresentano, nel contempo, un valido presidio sul territorio. Tra le principali iniziative condotte dall’Agrap nell’ultimo anno, è stata sottolineata la recente istituzione del protocollo d’intesa col Cai Piemonte e il tavolo nazionale di concertazione tra il Cai nazionale e i gestori di rifugi istituito nel febbraio 2018.
Si tratta di iniziative focalizzate sui rapporti con le istituzioni, ma con l’obiettivo di individuare un percorso che, aumentando il livello professionale dei gestori dei rifugi, ne valorizzi l’offerta, garantendo l’eccellenza del servizio ai fruitori delle Alpi occidentali.
Si è parlato anche del nuovo tariffario sperimentale introdotto a livello nazionale dal Cai e valido fino al 7 gennaio 2019 per tutti i rifugi alpini appartenenti al Club Alpino Italiano che prevede aumenti dei prezzi, ma anche sconti promozionali per i giovani fino ai 25 anni d’età. “Si tratta di marketing etico rivolto ai giovani” afferma Giacomo Benedetti, portavoce di un Cai aperto al futuro e alla montagna di domani composta dai ragazzi di oggi. Tuttavia qualche contestazione è arrivata per l’introduzione tardiva delle tariffe, approvate a fine dicembre, ma comunicate quando molti gestori avevano già attivato contratti e promozioni ai prezzi del 2017 che verranno mantenuti d’accordo la sede del Centrale del CAI. Inoltre ci sono state delle perplessità a proposito del target di età: “Un giovane di 25 anni è di fatto un uomo” non è una constatazione moralistica, ma la densa osservazione di Baccanelli.
Il rifugio alpino è una realtà particolare, e rifornimenti e smaltimenti sono spesso più difficoltosi rispetto alle strutture ricettive della pianura, per cui gli sconti devono tener conto dell’effettivo impatto della persona nell’economia globale della struttura. Tutto questo proprio per poter offrire un’accoglienza di qualità a tutti, giovani e non, che se trattati bene, torneranno sicuramente.
In questa apertura al futuro nella quale è necessario collaborare insieme, sembra trovarsi il più genuino punto di accordo tra gestori di rifugi alpini e Cai.