Meteo e bollettino valanghe per il week-end del 14-15 aprile 2018

13 Aprile 2018

 


La situazione innevamento e pericolo valanghe di Arpa Piemonte per il weekend.

 

Sabato 14 aprile rapido aumento dello Zero Termico: pericolo valanghe 4-Forte già nel corso della mattinata

Il manto nevoso subisce un rapido assestamento in seguito all'alternarsi di nuvolosità e irraggiamento solare. Tuttavia l'attività valanghiva spontanea rimane il principale problema. Sono ancora attese molte valanghe di medie dimensioni e singole grandi valanghe che potrebbero localmente interessare le zone di fondovalle. In relazione alle locali condizioni di nuvolosità della notte, il manto nevoso subirà un parziale consolidamento laddove il cielo sarà sereno, mentre permarranno condizioni di instabilità legata al tenore di umidità, dove la copertura nuvolosa sarà più compatta. Durante la giornata la concomitanza di schiarite e rialzo dello ZT fino a 3000m circa, determineranno un rapido aumento delle condizioni di pericolo valanghe che potrà salire fino a 4-Forte già da metà mattina. Il distacco provocato è sempre legato al debole sovraccarico su molti pendii ripidi oltre i 2200-2400m, per cui le escursioni sono ancora fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione delle condizioni locali.

Domenica 15 aprile: dal pomeriggio nuove deboli precipitazioni a partire dai settori meridionali

Il parziale rasserenamento notturno favorirà il graduale consolidamento del manto. Tuttavia durante la giornata il perdurare dello Zero Termico tra i 2500m e i 3000m con progressivo aumento della nuvolosità favorirà l'umidificazione del manto e l'aumento dell'instabilità. E' attesa per cui un'attività valanghiva spontanea intensa, con valanghe di superficie a lastroni e a debole coesione, generalmente di medie dimensioni, di fondo al di sotto dei 2400-2600m. Le condizioni per il distacco provocato continuano ad essere legate al debole sovraccarico su molti pendii ripidi oltre i 2300-2500m, soprattutto in concomitanza del rialzo termico che potrà favorire la sollecitazione di strati deboli più profondi, già al passaggio del singolo sciatore. Nel corso della giornata è atteso un progressivo aumento della nuvolosità con nuove nevicate, a partire dai settori meridionali, solo oltre i 2300-2500m. Le possibilità per le escursioni sono ancora fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione delle condizioni locali di pericolo valanghe.

Innevamento

La settimana è stata caratterizzata da tempo perturbato che ha determinato diffuse ed intense nevicate su tutto l’arco alpino piemontese. Complessivamente da lunedì si sono accumulati, a 2000m di quota quantitativi di neve fresca pari a: 60-95 cm sui settori settentrionali, 70-130 sui settori occidentali e 85-155 cm su quelli meridionali. Le nevicate sono state più intense nella giornata di mercoledì e giovedì e, in questi giorni, la quota neve ha raggiunto i 800-1200m. Le nevicate sono state accompagnate da ventilazione sostenuta prevalentemente dai quadranti meridionali che ha determinato il rimaneggiamento della neve al suolo soprattutto oltre i 2500m di quota. Lo spessore del manto nevoso, già rilevante prima delle ultime nevicate, risulta ora notevolmente sopra la media del periodo su tutti i settori anche sotto i 2000m

 

Manto nevoso

Sotto i 2500m gli strati delle ultime nevicate differiscono per densità: la neve di inizio settimana è stata generalmente più umida. A causa delle temperature miti prima dell’ultima perturbazione, anche gli strati basali presentano al loro interno un elevato contenuto di acqua liquida. Sopra i 2500m il manto nevoso assume caratteristiche più invernali in termini di densità ma è stato rimaneggiato dal vento e sono presenti accumuli anche di notevoli dimensioni. Ulteriore discontinuità interna è rappresentata da neve pallottolare depositatasi in corrispondenza di precipitazioni a carattere temporalesco (osservata soprattutto sulle A. Cozie N e A. Graie). Nella settimana è stata registrata un’intensa attività valanghiva con numerose valanghe di medie dimensioni e isolate grandi valanghe che hanno interessato la viabilità di fondovalle. Le valanghe spontanee sono state prevalentemente a lastroni di superficie sopra i 2500m e di fondo sotto tale quota.

 

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