Situazione innevamento e bollettino valanghe 10-11 marzo 2018

09 Marzo 2018

La situazione innevamento e pericolo valanghe di Arpa Piemonte per il weekend.

 

Sabato 10 marzo: aumento dell’attività valanghiva per rialzo termico e precipitazioni

Cielo coperto e deboli precipitazioni, associate a zero termico elevato, determinano un rigelo notturno scarso o assente. A causa della pioggia su neve aumenta la possibilità di sollecitare con debole sovraccarico non solo i lastroni superficiali di recente formazione, ma anche i preesistenti strati deboli interni al manto nevoso. E’ possibile provocare valanghe di piccole e medie dimensioni, in particolare sui pendii ripidi, alle quote fra il limite di bosco rado e i 2500m. Sono possibili distacchi spontanei di neve umida o bagnata dai pendii più ripidi che, alle quote inferiori ai 1600-1800 m, possono interessare l’intero spessore del manto nevoso originando valanghe anche di medie dimensioni. Sui settori meridionali, dove lo ZT è previsto oltre i 2000m, l’attività valanghiva sarà particolarmente diffusa e significativa; sono attese valanghe di medie e in singoli casi grandi dimensioni, di neve umida o bagnata, di fondo anche oltre i 2000m, alle diverse esposizioni e durante l’intero arco delle 24 ore.

Domenica 11 marzo: forte umidificazione del manto nevoso, pericolo valanghe in aumento

Ulteriori piogge fino a quote elevate determinano una forte umificazione del manto nevoso. Sono da attendersi valanghe spontanee di neve umida o bagnata dai pendii più ripidi che, alle quote al di sotto dei 1600-1800 m, possono interessare l’intero spessore del manto nevoso, con valanghe anche di medie dimensioni. Sui settori meridionali, dove le precipitazioni saranno più intense, con ZT sopra i 2000m, l’attività valanghiva sarà particolarmente diffusa e significativa già dalle prime ore della mattina. Si attendono diverse valanghe di medie e talvolta di grandi dimensioni alle diverse esposizioni. Alle quote oltre il limite del bosco è possibile provocare il distacco di nuovi lastroni superficiali di recente formazione anche al passaggio del singolo sciatore. In relazione alla forte umidificazione del manto nevoso è possibile anche sollecitare i preesistenti strati deboli interni, provocando valanghe di piccole e medie dimensioni, in particolare sui pendii ripidi.

Innevamento

Dopo le nevicate di inizio settimana con accumuli, a 2000m di quota, pari a 5-10cm sui settori settentrionali ed occidentali e 15-20cm su A. Marittime e A. Liguri, si sono instaurate condizioni di maggiore stabilità, con residue nevicate nella giornata di mercoledì su alta Val Formazza (inferiori a 10 cm). La settimana è stata caratterizzata dal progressivo aumento della temperatura e dall’intensificazione della ventilazione da W-NW. Sotto i 2000m di quota, soprattutto sui settori occidentali e meridionali, il rialzo termico ha fatto registrare un marcato assestamento del manto nevoso, tuttavia l’altezza della neve al suolo anche a bassa quota risulta superiore alla media del periodo su tutti i settori alpini.

 

Manto nevoso

Sui pendii maggiormente soleggiati si stanno formando croste da fusione e rigelo superficiali, generalmente non ancora portanti, mentre le discontinuità interne sono rappresentate da lastroni da vento che poggiano su sottili croste. Sui versanti in ombra, anche all’interno delle radure dei boschi, sono ancora presenti diffusi lastroni soffici, mentre salendo di quota aumentano le zone erose dal vento e i lastroni sono generalmente induriti dall’azione eolica più intensa e persistente. Le maggiori discontinuità sono rappresentate da cristalli sfaccettati e da brine sepolte. Sui versanti in ombra l’identificazione delle zone di accumulo è generalmente più difficoltosa in quanto i lastroni possono essere mascherati da neve a debole coesione. Nella settimana sono state segnalate valanghe provocate anche con debole sovraccarico e l’attività valanghiva spontanea è stata più intensa sui settori occidentali e meridionali, con numerosi distacchi di lastroni dai pendii soleggiati, anche di fondo sotto i 2500m.

 

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