Il Cai Uget Valpellice presenta: Montagn Art
06 Novembre 2017

Il Cai Uget Valpellice presenta Montagn Art l'8a rassegna di Arte e Spettacolo a ingresso libero sulla montagna, che si terrà presso il Teatro del Forte a Torre Pellice nelle serate di venerdì 10 - 17 e 24 novembre.
Ecco il programma e gli ospiti degli eventi:
FRANCO PERLOTTO: ALPINISTA, SCRITTORE, RIFUGISTA
Venerdì 10 novembre 2017 - h 21
Video proiezione di Franco Perlotto
Franco Perlotto è guida alpina, viaggiatore e giornalista. Ha all’attivo alcune migliaia di ascensioni, tra le quali spiccano 42 vie nuove delle quali 10 in solitaria, 63 solitarie tra le quali 24 prime solitarie, 15 prime invernali. Tra le sue salite più importanti ci sono: la prima assoluta del Salto Angel in Venezuela, due prime solitarie sul Capitan in California, la prima solitaria del Trollryggen in Norvegia, le prime solitarie della via degli Svizzeri al Grand Capucin e della via Gervasutti al Pic Adolphe Rey sul Monte Bianco e varie prime solitarie sulle Dolomiti. È esperto in cooperazione allo sviluppo ed ha coordinato progetti umanitari in Afghanistan, Territori Palestinesi, Sri Lanka, Bosnia, Sud Sudan, Ruanda, Congo e Ciad. In Amazzonia ha vissuto per tre anni con gli indios Yanomami e per quattro anni ha coordinato un programma del Ministero degli Esteri contro gli incendi forestali. Gli è stata conferita una laurea ad honorem in educazione e divulgazione ambientale. Collabora con testate italiane ed internazionali ed ha pubblicato 14 libri tra i quali due romanzi.
«NACH VENEDIG», LA GRANDE GUERRA SULLE PREALPI VICENTINE
Venerdì 17 novembre 2017 - h 21
Video proiezione di Gianni Frigo
Quarantuno mesi di guerra: dal primo colpo di cannone, sparato dal forte Verena su quello austro-ungarico di Vezzena alle 3,45 del 24 maggio del 1915, alle ultime fucilate, tirate agli ungheresi in ritirata dagli inglesi che li inseguivano sulla strada di Trento il 2 novembre 1918. Due volte avanzarono loro, due volte avanzammo
noi: quando ai nostri vecchi fu permesso di tornare in Altopiano le case, le chiese, le malghe non c’erano più, ma erano scomparsi anche i boschi, i prati ed i pascoli; al loro posto trincee e reticolati, suoli sterili resi lunari dalle esplosioni e dai gas, i campi trasformati in cimiteri, persino i profili delle montagne sventrate dalle mine non erano più gli stessi! Una Civiltà millenaria spazzata via dal turbine del conflitto, un punto di non ritorno per la nostra gente, la nostra terra, la nostra lingua e la nostra cultura. La “guerra” è stata “grande”, si, ma non c’è niente di positivo in quell’aggettivo… Ricordare non significa celebrare, ma piuttosto restituire la voce alle vite stroncate, ai sogni inespressi, ai desideri non agiti, alle potenzialità non realizzate. Come, in sole tre
parole, seppero mirabilmente fare gli Alpini sopravvissuti sulla colonna mozza, posta nel 1920 sulla sommità dell’insanguinata Ortigara: «Per non dimenticare».
Gianni Frigo, nato ad Asiago (VI) nel 1957, laureato in Scienze Forestali è docente in un liceo scientifico. Iscritto all’albo dei Dott. Agronomi e Forestali è una Guida Naturalistico Ambientale della Regione Veneto.
Iscritto al CAI dal 1972, è Operatore Naturalistico e Culturale e Accompagnatore di Escursionismo, past
president della sezione di Bassano del Grappa, past president del Comitato Scientifico VFG; attualmente è membro del Comitato Scientifico Centrale.
DESTINAZIONE K2, MOLTO PIÙ DI UN SEMPLICE VIAGGIO
Venerdì 24 novembre 2017 - h 21
Video proiezione di Gian Luca Gasca
Tre anni di viaggi montani in mobilità dolce. Tre anni di esperienze supportate dal Club Alpino Italiano, prima lungo le Alpi e gli Appennini per poi arrivare al K2. Un lungo viaggio via terra e con i mezzi pubblici partito da Torino, città fondante del CAI, per arrivare al K2, montagna simbolo degli italiani. Il racconto, non solo di un viaggio sulle montagne (in modo sostenibile), ma anche di un percorso di vita.
Gian Luca Gasca (11 settembre 1991) è attualmente giornalista freelance per testate specialistiche (Montagna.tv, Montagna360, l’Eco del Chisone, l’Eco Mese) e scrittore di viaggi. Nell’estate 2015 attraversa le Alpi perseguendo la filosofia del viaggio sostenibile. Impiega 54 giorni per andare da Trieste a Nizza e nel suo percorso “esplora” e raccoglie testimonianze di vita che oggi fanno parte del suo primo libro: 54 giorni nel cuore delle Alpi. Nel 2016 prosegue il suo “viandare” per le montagne italiane attraversando completamente la catena appenninica dalla Bocchetta di Altare alle Madonie. Grazie al supporto del CAI nazionale i suoi viaggi sono diventati esperienze social, meritevoli di essere raccontate sul web e su carta. Dal 2016 ha iniziato dunque a pubblicare i suoi primi libri: 54 giorni nel cuore delle Alpi (Fusta, 2016), che racconta il suo primo viaggio lungo la catena alpina e Nanga Parbat. La montagna leggendaria (AlpineStudio, 2016), che racconta le vicende dei tanti personaggi che han fatto la storia di questo ottomila. I prossimi libri in uscita nel 2018 racconteranno del suo viaggio sostenibile lungo gli Appennini realizzato nell’autunno del 2016 e della sua ultima grandiosa esperienza di viaggio da Torino al K2 (#destinazioneK2).