I rifugi, un presidio naturalistico-culturale delle Terre Alte

22 Agosto 2017

Avviata una nuova collaborazione tra le Commissioni Centrali Rifugi e il TAM - Tutela Ambiente Montano del Sodalizio. Sul tavolo la possibilità di aprire e/o acquisire nuove strutture lungo la dorsale appenninica.


Paesi e rifugi sono i naturali luoghi per accogliere. I paesi,"porte di accesso alla montagna", possono essere meta e avvio per la conoscenza. Organizzati con centri visita, ecomusei didattici e a cielo aperto, laboratori per esperienze in ambiente, agriturismi per la degustazione dei prodotti tipici, migliorano il senso di relazione tra città, campagna e montagna. Molti paesi sono poi sedi di Sezioni Cai o di loro strutture aperte all'informazione e alla sensibilizzazione.

I rifugi sono il presidio Cai delle "terre alte" e una importante riflessione trasversale è stata fatta con Giacomo Benedetti (Presidente della Commissione centrale Rifugi e Opere Alpine del Cai) a Champorcher lo scorso 14 luglio, in occasione delle giornate Cai Tam nelle Alpi. E' stato l'avvio di una collaborazione che sarà proficua e duratura,già scandita dall'incontro INFOMONT del 5 agosto a Milano.

Il tutto sempre animato dai principi etici e morali dettati dal Bidecalogo. Nel Cai ci interessa riflettere e agire con il Rifugio Alpino presidio culturale del territorio tra innovazione e tradizione, attento al patrimonio materiale e immateriale, in continua evoluzione, dal grande valore sia economico che simbolico. I Rifugi sono strutture nate per dare rifugio agli alpinisti che, nel corso degli anni, sono diventate una sorta di carta d’identità del sodalizio connotando e caratterizzando, in modo forte e inequivocabile, il “brand” CAI.

Altro punto di contatto Tam-Rifugi è quello dei giovani da avvicinare alla montagnaoffrendo occasioni diverse, inizialmente ludiche ma sostanzialmente educative formative e tra queste l'esperienza del Rifugio inteso come laboratorio del “fare montagna”!

Il discorso diventa articolato nel trattare percorsi interni al Cai come il Bando Pro Rifugi, il Regolamento per valorizzare la figura del socio, il rapporto con i gestori in quanto reali protagonisti del rifugio; ci sono poi le implicazioni con territori ed Enti come l'impatto ambientale e l'offerta turistica culturale e gastronomica.

C'è voglia di lavorare e mettersi in gioco e, per poter attuare programmi e raggiungere obiettivi, è necessaria la fattiva collaborazione tra le Commissioni, con il confronto sui problemi legati ai temi ambientali, etici e culturali tali da indirizzare e/o caratterizzare l’attività del CAI di domani.

Un esempio concreto sarà il tavolo congiunto di lavoro e confronto Tam&Rifugi per valutare la possibilità/opportunità di aprire e/o acquisire nuove strutture lungo la dorsale appenninica (anche non rifugi ma posti tappa/d’appoggio) privilegiando le aree toccate dai vari “Cammini” tra i quali l'evidenza del Sentiero Italia. 
Se ne parlerà al prossimo appuntamento nazionale-internazionale Cai Tam con le giornate d'Appennino in programma dal 24 al 27 agosto 2017 a Macerata, Camerino e Parco Nazionale Monti Sibillini.
L'invito è aperto a tutti > www.cai-tam.it

Filippo Di Donato
Presidente CCTAM del CAI