Oltre 60 Operatori Naturalistico-Culturali del CAI all'Aggiornamento in Valle D'Aosta

20 Luglio 2017

I numeri non dicono tutto, ma possono in qualche modo rafforzare la sensazione della riuscita del
corso di aggiornamento svoltosi da giovedì 13 a domenica 16 luglio nel territorio afferente al Parco del Mont Avic: poco meno di 100 persone coinvolte nei tre giorni, tra le quali oltre 60 Operatori Naturalistico-Culturali del CAI provenienti da tutta Italia che hanno affrontato alcune delle molte tematiche relative alla biodiversità degli ambienti alpini, sfruttando come base di studio il territorio in cui erano riuniti.

Di grande interesse gli argomenti proposti dai qualificati relatori intervenuti, coordinati dal direttore del Parco Massimo Bocca, tutti con grande esperienza di analisi e ricerca nell'ambito universitario e nel campo lavorativo. Avifauna delle montagne italiane, conservazione degli insetti sulle Alpi, gestione della popolazione ittica di torrenti e laghi, il disturbo agli animali portato da una frequentazione poco rispettosa, sono alcuni degli spunti trattati in sessioni di studio in aula dense di contenuti.

La giornata di sabato è stata dedicata a individuare sul territorio gli aspetti accennati - troppo ampia la materia per pretendere di essere esaustivi - in una escursione di ampio respiro naturalistico e paesaggistico con la traversata tra Champorcher e Champdepraz lungo i sentieri del Parco Mont Avic.

La mattinata conclusiva di domenica è stata l'occasione per trattare le suggestioni ricavate sul campo, ma soprattutto per una riflessione particolarmente dibattuta su quello che è l'ambiente, il paesaggio, la protezione e la salvaguardia; che devono fare i conti soprattutto con la visione antropocentrica dell'uomo, con tutti i connessi della scarsa cultura ecologia e gli interessi economici nemmeno troppo sullo sfondo.

Il corso di aggiornamento di Champorcher, previsto dalla Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano, è stato coordinato dal Comitato Scientifico Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta ed ha ricevuto la totale collaborazione del Parco del Mont Avic, il supporto del Comune di Champorcher e l'aiuto operativo del Gruppo regionale CAI della Valle d'Aosta.

Piermauro Reboulaz
Comunicazione CAI VdA