Presentata la 7^ edizione del Festival delle Alpi e delle Montagne italiane

22 Giugno 2017

Si è tenuta mercoledì 21 giugno a Milano, presso Palazzo Lombardia, la conferenza stampa di presentazione del "Festival delle Alpi e delle Montagne Italiane", organizzato dall'Associazione Montagna Italia in collaborazione con il Club Alpino Italiano.

Oltre al Patron della manifestazione e Presidente dell’Associazione Montagna Italia, Roberto Gualdi, hanno portato il loro saluto il padrone di casa, il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ed il sottosegretario alla Presidenza con delega alle politiche montane Ugo Parolo. Per il Club Alpino Italiano sono intervenuti il Presidente Generale Vincenzo Torti e il Presidente del Gr lombardo Renato Aggio, che ha curato il Convegno Nazionale “Le giovani generazioni e la montagna. Tra tradizione e innovazione”, in programma sabato 1 luglio alle ore 9,00 sempre a Palazzo Lombardia, in Sala Biagi. Presenti in sala il Vicepresidente Erminio Quartiani e il Direttore Andreina Maggiore.

Il Festival delle Alpi e delle Montagne italiane è un calendario di eventi a livello nazionale che raggruppa tutte le iniziative legate al mondo della montagna (escursioni, concerti, arrampicate, spettacoli, fiere, passeggiate all'insegna della scoperta dei rifugi, dei paesi di montagna e delle loro genti, alpinismo, agricoltura di montagna, folklore, enogastronomia, cultura di montagna, ma anche attività per favorire la valorizzazione della natura, dell'ambiente e della biodiversità con attenzione particolare alle foreste) che si svolgeranno quest'anno nel weekend 1-2 luglio 2017.
Le iniziative si terranno in località montane oppure anche in città, ma legate legate a temi montani.

Sono giunte oltre 70 adesioni da 12 regioni (Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Sicilia, Abruzzo, Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lazio). 

Secondo il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti questa nuova edizione del festival, frutto della consolidata collaborazione tra l’Associazione Montagna Italia e il Club Alpino italiano, allarga i propri orizzonti fino a spaziare dall’Arco alpino sino a tutta la catena Appenninica. E lo fa in un momento in cui le splendide aree montane dell’Italia centrale, così duramente colpite, richiedono attenzione e rinnovata presenza. Anche per questo il Festival rappresenterà un’occasione per non dimenticare e promuovere l’aiuto alla ripresa".

Torti sottolinea poi l'importanza del "Convegno dedicato alle giovani generazioni, al loro possibile rapporto con la montagna, nel solco della tradizione, da un lato e con apertura all’innovazione, dall’altro. Siamo tutti consapevoli che, per dirla col filosofo Kolakowski una società in cui il culto della trazione sia onnipotente, è condannata alla stagnazione. Una società in cui la ribellione contro la tradizione sia universale, è condannata all’annientamento. Ed è per questo che rifletteremo sul come sia possibile accogliere le proposte innovative che sono proprie dell’entusiasmo dei giovani, facendo sì che quanto di buono abbiamo da trasmettere costituisca per loro un prezioso bagaglio, ma non un ingombro. Ma, soprattutto, dovremo riuscire a mostrare loro che hanno un futuro che, grazie alla montagna e in montagna, permetterà di valorizzare capacità ed impegno. Se c’è qualcosa che veramente dobbiamo fare per i nostri giovani è di evitare di farli crescere – sono le parole di Anna Maria Ortese – fino a 15, 16 anni e poi invecchiare di colpo. L’invito è che ciascuno di noi, se anziano manifesti quel che ancora
ha in sé di giovane e, se giovane, esprima quel che ha già in sé di maturità (così parafrasando il De Senectute di Cicerone). Al Festival delle Alpi e della Montagne Italiane, quindi, anche questo compito".

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