Cresce la consapevolezza del valore della natura e della biodiversità delle Aree protette italiane

23 Maggio 2017

L'Italia ci piace. Una chiara dimostrazione CAI è stata la giornata di domenica 21 maggio "In cammino nei Parchi", che ha preceduto la "Giornata mondiale della biodiversità" del 22 maggio. Nelle 20 regioni in tanti si sono messi in cammino alla scoperta di territori e paesi. C'è stata la conferma di quanto l’Italia sia celebre per l'incalcolabile patrimonio artistico e culturale, ma insieme a questo cresce la consapevolezza che le nostre Regioni offrono agli escursionisti e visitatori una eccezionale ricchezza di natura, tutelata dalle Aree protette. In Europa siamo di riferimento per circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali presenti, molte di queste endemiche. A tutto questo possiamo anche affermare che si aggiungono paesaggi da meraviglia con le montagne in primo piano, iniziando dalle Dolomiti.

La biodiversità è ricchezza, per quello che rappresenta come risorsa (sempre più riconosciuta nei servizi ecosistemici) e per come alimenta il nostro star bene negli incontri in natura. A noi la capacità di scoprirla anche negli ambienti severi d'alta quota o dove tutto sembra più arido; animali e piante sanno stupirci per la loro notevole capacità di adattamento, specializzandosi in sopravvivenza.

Il tema della giornata 2017 è stato "Biodiversità e turismo sostenibile" e questo binomio (che ritengo vada gestito con molto buon senso) evidenzia quanto la sostenibilità riunisca le variabili, ambientale, sociale ed economica, in questo caso con la possibilità di attrarre turisti. Di positivo c'è che quando si parla di fruizione è in crescita "l'ecoturismo" in grado di finanziare tutela dei luoghi e delle produzioni locali. Tutto questo non dovrebbe però originare "impatto" sull'ambiente tale rendere le specie più esposte e vulnerabili. Ci aspettiamo una corretta gestione dell'ecoturismo, tale da diffondere la consapevolezza sulle funzioni di biodiversità ed ecosistemi.

Come CAI TAM ne abbiano discusso in Calabria, nel Parco nazionale del Pollino il 18, 19 e 20 maggio con il progetto Medimont Parks e l'attenzione alle montagne del Mediterraneo, dove il bosco continua a ospitare cervi e lupi e le ripide creste camosci e stambecchi alpini.

Insieme a questi c'è l'uomo "in cammino" sui sentieri, che non altera l'ambiente e incoraggia economie sostenibili per l'equità sociale. E così CAI e Parchi aiutano anche a scegliere, proponendo esperienze nei rifugi (dove degustare le specialità a km0) con l'avvicinamento a piedi, attività di educazione ambientale, con i sentieri che raccontano la loro storia nei paesi, che sono le nostre "porte di accesso alla montagna" da dove inizia la conoscenza.

La biodiversità è a rischio, anche in Italia dove fortunatamente la rete delle aree protette presente sul nostro territorio ha fatto la differenza, contrastando l’inquinamento, la perdita e frammentazione degli habitat, il bracconaggio. A livello europeo interviene la rete Natura 2000, istituita dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE con lo scopo di proteggere e conservare gli habitat e le specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati dell’Unione europea.

Filippo Di Donato
Presidente CCTAM CAI