img

Il CAI di Chieri compie 90 anni

di Marco Lavezzo

"Il 4 aprile alle ore 20, nella propria sede presso il Palazzo Municipale, ebbe luogo la solenne costituzione della Sottosezione di Chieri, che nasce sotto i migliori auspici e con validissimo appoggio delle Autorità locali".

Così è scritto sul Bollettino mensile della Sezione di Torino, “Alpi Occidentali”, del Marzo-Aprile 1928.
La Sottosezione CAI di Chieri si appresta dunque a compiere 90 anni. Di certo non ha l’aria di una vecchietta: è in piena salute, ricca di attività, sempre in crescita e alla ricerca di nuovi ambiziosi traguardi.
Chieri è una sottosezione del CAI Torino, animata da volontari eclettici ed entusiasti, che nel tempo ha saputo aprirsi alle molteplici sfaccettature della frequentazione della montagna sempre mantenendosi nel solco della tradizione del Club Alpino Italiano e nel pieno rispetto dei suoi valori fondanti.


Così, alle tradizionali attività escursionistiche, alpinistiche e scialpinistiche, negli anni si sono aggiunte altre forme di “alpinismo”. Un veloce sguardo ai programmi sociali ci consente di scoprire cos’è oggi il CAI di Chieri: alpinismo, arrampicata, cascate di ghiaccio, sci alpinismo, escursionismo estivo e invernale, ferrate, cicloescursionismo, alpinismo giovanile, sci di fondo, gestione Rifugio Tazzetti, muro di arrampicata e sala boulder, biblioteca, attività culturali, serate e incontri (tra le quali spicca l’annuale ciclo di “Chierimontagna”) – tutte le attività e i programmi su www.caichieri.it.

Alle soglie dei 90 anni, la Sottosezione conta 493 Soci, 27 tra accompagnatori, istruttori e operatori, di cui 10 qualificati sezionali, 15 titolati di primo livello e 2 titolati nazionali di secondo livello; alcuni titolati chieresi sono inoltre componenti di organi tecnici centrali del CAI (Commissione centrale Escursionismo e Commissione centrale Medica), di commissioni interregionali nonché istruttori della Scuola Interregionale di Escursionismo. Un tale organico permette di organizzare ogni anno una settantina di uscite sociali e diversi corsi di introduzione e di perfezionamento alle pratiche di montagna: corsi di alpinismo giovanile, di sci di fondo, di cicloescursionismo per adulti e per ragazzi, di avvicinamento all’alpinismo e all’arrampicata, serate di preparazione alle ferrate e alla sicurezza delle attività in ambiente innevato.

Tutto questo è il frutto di un lungo cammino iniziato novanta anni fa. Ripercorrerlo in poche righe è praticamente impossibile. Alle imprese alpinistiche di soci illustri degli anni sessanta e settanta si sono aggiunte le numerose iniziative per i soci. Citeremo solo l’ultima nata: la Scuola Sezionale di Alpinismo Giovanile “Giuseppe Lavesi” del CAI Torino, la cui sede e guida è a Chieri. Avvicinare le nuove generazioni alla montagna, alla sua conoscenza e al rispetto dell’ambiente naturale è un obiettivo primario della sottosezione, in linea con il progetto educativo del CAI.


Da una ventina d’anni sui calendari sociali della Sottosezione campeggia un’immagine significativa: tre piccozze collegate da una corda. La corda evoca simboli che vanno al di là della sua funzione. L’aggregazione, ad esempio, fulcro delle attività sociali; e ancora: continuità, unione, sicurezza e reciprocità. Il fascino della metafora si traduce nello spirito che anima i soci chieresi e attira ogni anno sempre nuovi soci. Per questo, le celebrazioni per l’anniversario prevedono solo uscite in montagna: una multiattività invernale (il 18 febbraio, a Ceresole Reale) e una estiva (il 22 luglio in Valle d’Aosta). Diverse attività nello stesso giorno e nello stesso luogo, con finale conviviale, a consolidare i legami che uniscono le diverse discipline e i soci praticanti (maggiori informazioni su www.caichieri.it).

In una ideale staffetta, la tradizione continua: nel senso etimologico del termine, trasmettiamo valori, cultura, passioni ed entusiasmo che abbiamo ricevuto da chi ci ha preceduto per far sì che il germe piantato in quel lontano 1928 continui a portare frutti generosi di sana amicizia e amore per la montagna.

Potrebbe interessarti anche:

Appunti di storia sociale: nota storica sull’Aula Maxima della palestra ginnico-ricreativa della Sezione di Torino del CAI

Mauro Brusa

Il Club 4000 festeggia i primi 25 anni

Lodovico Marchisio

Il futuro dell’Alpinismo Giovanile: ruoli, protagonisti e trasversalità

Vincenzo Torti, Presidente Generale Club Alpino Italiano