Rifugio Cibrario chiuso
Tipologia: custodito
Categoria: D
Altitudine: 2616 m
Posti letto: 42
In locale invernale: 12
Aperture:
dal 29 Giugno 2024 al 15 Settembre 2024
Contatti:
Peraciaval, Usseglio, Valle di Viù
0123-83737 dall'ultimo sabato di giugno al secondo sabato di set
http://www.caileini.it/rifugiocibrario/
Gestore: Sezione di Leinì
011-9978134 (il venerdì sera)
Itinerari
Itinerario | Tempo di percorrenza | Dislivello totale |
---|---|---|
Accesso al rifugio Cibrario | 04:00 | 1206 |
Accesso al rifugio Cibrario - 2 | 03:30 | 1069 |
Informazioni
Il rifugio riapre nel mese di giugno 2025 (data ancora da stabilire)
Il Rifugio Luigi Cibrario è situato nel Comune di Usseglio (Valle di Viù - Valli di Lanzo), presso il Piano dei Sabiunin (Peraciaval), a 2616 metri
Storia
Il rifugio fu costruito nel 1890 su proposta del Conte Luigi Cibrario e venne inaugurato il 28 e 29 giugno del 1891. In tale occasione fu organizzata una gita alla Croce Rossa cui presero parte importanti figure dell'alpinismo subalpino, tra cui Luigi Cibrario, Giuseppe Corrà, Francesco Gonella, Luigi Palestrino, Guido Rey e Luigi Vaccarone.
La struttura originaria, di soli 15 m quadrati, fu oggetto di numerosi ampliamenti e miglioramenti tecnici prima da parte della sezione CAI proprietaria e quindi della Sezione di Leinì. Negli anni novanta del 1900 il rifugio venne dotato di illuminazione elettrica, grazie all'installazione di una turbina che sfrutta il salto di 100 m del rio emissario del Lago di Peraciaval.
Il rifugio fu costruito nel 1890 su proposta del Conte Luigi Cibrario e venne inaugurato il 28 e 29 giugno del 1891. In tale occasione fu organizzata una gita alla Croce Rossa cui presero parte importanti figure dell'alpinismo subalpino, tra cui Luigi Cibrario, Giuseppe Corrà, Francesco Gonella, Luigi Palestrino, Guido Rey e Luigi Vaccarone.
La struttura originaria, di soli 15 m quadrati, fu oggetto di numerosi ampliamenti e miglioramenti tecnici prima da parte della sezione CAI proprietaria e quindi della Sezione di Leinì. Negli anni novanta del 1900 il rifugio venne dotato di illuminazione elettrica, grazie all'installazione di una turbina che sfrutta il salto di 100 m del rio emissario del Lago di Peraciaval.