
Dall'Archivio di Monti e Valli, novembre 1999: "Una funivia sul Rocciamelone"
di Redazione
Dalla rivista del CAI - Novembre 1930 (Ricerca a cura di Giuseppe previti):
«Una linea funicolare aerea per il trasporto di persone che da Susa raggiungeva la punta del Rocciamelone (per ulteriori notizie sull'origine del toponimo consultare lo studio pubblicato qui), avrebbe potuto parere un temerario assurdo qualche anno fa, ma oggi coi perfezionamenti apportati in ogni elemento costitutivo di questi impianti e con la esperienza acquistata in quelli già in esercizio da parecchi anni, il problema è facilmente risolvibile con il raggiungimento di tutta la sicurezza di esercizio per esser stato pazientemente studiato ogni possibile inconveniente e predisposto i mezzi adeguati per prevenirlo o frustrarne le conseguenze.
Proprio specularmente al Rocciamelone negli anni 1969/1970 fu inaugurata la stazione sciistica più effimera della storia: Pian Gelassa - Punta Faliere
L’impianto verrebbe ad essere il più importante di Europa e forse del mondo per i suoi elementi costitutivi e cioè lunghezza di sviluppo: circa m 3085 + 3235 + 1444 = 7764 e dislivello superato:
circa m 1233 + 1099 + 577 = 2899. Concorrono alcune circostanze molto favorevoli e cioè di poter disporre, per la costruzione, di una strada camionabile già praticata ed in esercizio sino oltre ai 1200 m di altitudine e quindi oltre metà percorso; di un profilo quasi uniforme e senza accidentalità paurose di dislivelli ed attraversamenti.
La possibilità per chiunque di raggiungere ad una distanza di soli 50 km da Torino in meno di un’ora una quota prossima ai 3500 m sul livello del mare e di spaziare collo sguardo sul più bel panorama alpino, dovrebbe assicurare un perenne e copioso concorso di gitanti tanto più che è necessario suddividere il tragitto in almeno tre tratte e vi è quindi insita la possibilità e la convenienza ad intrattenersi per un certo quale ambientamento alle diverse successive altezze barometriche colle relative pressioni atmosferiche e più precisamente ad una quota di circa 1800 metri e cioè alla prima stazione del “Trucco”; alla quota di circa 1900 e cioè alla “Casa d’Asti” per raggiungere infine quella di 3434 alla stazione di vetta.
Il primo tronco inferiore ed anche la metà del secondo potrebbero essere mantenuti in esercizio tutto l’inverno offrendo il mezzo agli appassionati di raggiungere rapidamente una delle più estese pinete della vallata e certo uno dei più ampi e pittoreschi campi di sci. Gli annuali pellegrinaggi alla Madonna delle Nevi potrebbero essere organizzati anche a grandi distanze ed essere resi accessibili a tutti.
Con paziente e continuo lavoro di propaganda e di reclame e col collegamento di programmi ed itinerari si è certi di raggiungere un cospicuo numero di accorrenti al servizio di funivia. Però anche avendo presente tutto questo sarebbe sempre temerario e non raggiungerebbe lo scopo prefisso di giovare essenzialmente allo sviluppo turistico della città di Susa il prospettare questa iniziativa come iniziativa di speculazione ad un capitale comunque costituito. Occorreva escogitare un mezzo di fortuna e forse anche questo è stato genialmente trovato.
Proprio specularmente al Rocciamelone negli anni 1969/1970 fu inaugurata la stazione sciistica più effimera della storia: Pian Gelassa - Punta Faliere
La statua della Madonna fu potuta eseguire per oblazioni di soli 10 centesimi raccolte in un biennio da quando fu lanciata l’idea: si dovrà ripetere il tentativo ed invitare quelli che hanno offerto in allora quando erano bambini il loro modestissimo obolo per l’erezione della statua della Madonna oggi acquistino un biglietto per il viaggio sulla funivia che loro facilmente viene a permettere di andare anche coi loro figli ad ammirare quell’opera di cui si erano fatti propugnatori e che è sorta per la loro iniziativa.
In ogni modo si è costituito un Comitato al quale appartengono persone che danno tutto l’affidamento della serietà e bontà della cosa; il progetto completo in ogni suo particolare, allestito e donato allo scopo dall’ing. Arigo è già stato inoltrato alle competenti Autorità che lo hanno accolto con entusiasmo assicurando tutto il possibile appoggio tecnico e morale.
Le più importanti istituzioni interessate e cioè: il Club Alpino Italiano, il Touring Club, l’Enit e la Cit per i Secolari e le correlative Istituzioni per il Clero hanno dato la loro promessa di propaganda. Il costo complessivo del lavoro si aggirerà su Lire 7.500.000 e dedotti i concorsi che si potranno conseguire saranno sufficienti 120.000 quote da L. 50 le quali daranno diritto ad un viaggio completo di andata e ritorno Susa - Rocciamelone Vetta da potersi effettuare nell’ambito di un decennio dall’inizio del regolare esercizio.
Proprio specularmente al Rocciamelone negli anni 1969/1970 fu inaugurata la stazione sciistica più effimera della storia: Pian Gelassa - Punta Faliere
La potenzialità della linea è stata prevista in circa 50 persone/ora, con una durata di percorso di circa 50 minuti e quindi in una giornata estiva prorogando l’orario si può arrivare benissimo a portare anche un migliaio di persone. I vagonetti hanno la capacità di 16 persone e sono signorilmente confortabili, come pure sono previste nelle singole fermate sale d’aspetto e tutto quanto può offrire comodità ed agio ai viaggiatori per qualunque loro occorrenza.
S.E. Manaresi, in occasione della sua recente visita agli Alpini di Susa è stato messo dettagliatamente al corrente di questa nuova grandiosa iniziativa: il nostro Presidente Generale, valutandone subito tutta l’importanza ai fini nazionali e turistico-alpinistici, ha promesso tutto l’appoggio del Club Alpino Italiano.
Si è certi di avere il generoso appoggio morale di Sua Santità il Papa Alpinista che ha dimostrato in
parecchie occasioni il suo entusiasmo ed il suo interessamento per il Rocciamelone, e quello di S.E il Capo del Governo, che ha fede e fervore in tutte queste iniziative che elevano corpo e spirito nelle idealità più sublimi della vita e della Patria».