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I 90 anni del Rifugio Daviso in Val Grande di Lanzo

di Redazione Monti e Valli


«Rifugio Paolo Daviso, m. 2400, della Sezione di Torino. Ubicazione: Alto Vallone della Gura, alla base della parete terminale della Valle Grande di Lanzo, nelle Alpi Graie Meridionali. Fabbricato in muratura con rivestimento interno di larice. Tre piani: piano terreno: sala da pranzo, cucina, una camera con 2 cuccette rete metallica, una camera con 4 cuccette id.; primo piano: 4 camere con, ciascuna, 4 cuccette rete metallica, una camera con 2 cuccette id.; sottotetto: dormitorio con pagliericci per 22 persone. Copertura del tetto con lamiera zincata.

Arredamento completo. Capacità: 50 persone. Aperto dal 15 luglio al 20 settembre. Nel periodo di chiusura le chiavi si trovano presso la Segreteria Sezionale, il custode Battista Girardi a Forno Alpi Graie, e la guida Giovanni Girardi, pure a Forno. Nel periodo di apertura havvi servizio di alberghetto, negli altri mesi è possibile trovarvi viveri preavvisando il custode; esiste deposito di legna.

Vi si accede da Forno Alpi Graie per mulattiera in ore 3,30. Il rifugio è un'ottima base per tutte le numerose salite effettuabili sulla parete terminale di Valle Grande, fra la Cima Monfret e le Levanne. Agevole è il collegamento con i viciniori Rifugi di Sea e della Levanna».

Questa è la descrizione dell'edificio originario contenuta nella Rivista Mensile marzo/aprile 1929: una lunga storia di servizio agli alpinisti iniziata nel 1928 e conclusa, per il CAI Torino, lunedì 10 dicembre 2018 quando è stato sottoscritto dalle parti, alla presenza di un Notaio, l'atto di cessione – al prezzo simbolico di € 1,00 - del rifugio “Daviso” alla Sezione di Venaria Reale, che ne ha curato la gestione in affidamento fin dal 1962 con competenza e dedizione e che, proprio per questi motivi, da tempo nutriva l'ambizione di divenirne proprietaria a giusto riconoscimento dell'impegno profuso dai suoi Soci.

La scelta, da parte del CAI Torino, di “vendere” l'immobile alla Sezione di Venaria è il coronamento di uno stretto rapporto di collaborazione e amicizia quasi sessantennale che comunque proseguirà nel tempo.

Pertanto dal 10 dicembre il rifugio non è più di proprietà del CAI Torino e non rientra più nell'elenco dei rifugi dove è utilizzabile il buono di pernottamento rilasciato ai nostri Soci, anche se per qualche tempo la scheda informativa resterà presente sul sito www.caitorino.it.

Il rifugio attuale è una struttura ben attrezzata ed accogliente che non ha perso le caratteristiche e le atmosfere del tipico "rifugio alpino" ed è aperto nei fine settimana da metà giugno a metà settembre e continuativamente da fine luglio a inizio settembre.

 

Breve storia del rifugio

1928 – La Sezione CAI di Torino decide di erigere un secondo (1) rifugio nel Vallone della Gura per poter ospitare i sempre più numerosi alpinisti impegnati nelle ascensioni. Fu costruito dalla S.A.R.I. (Società Alpina Ragazzi Italiani), sottosezione del CAI Torino, intitolandolo alla memoria del giovane socio Barone Paolo Daviso di Charvensod (2), caduto in un incidente alpinistico sull'Uia di Bessanese il 27 agosto 1921.

Due vedute del rifugio del 1928

1929/30 – Il Rifugio crollò nell’inverno tra il 1929-30 per valanga a soffio d’aria. In seguito venne deliberata la ricostruzione nello stesso luogo, progetto Locchi.

1933 – Il 2 ottobre veniva inaugurata la seconda struttura sempre di due piani con mansarda.

1934 – In maggio purtroppo anche questa struttura cadde sotto una valanga, la ricostruzione sul sito attuale fu deliberata immediatamente e portata a termine nel 1935. Si decise di realizzarlo con il tetto a filo pendio allo scopo di evitare al massimo altri crolli dovuti alle valanghe.

1962 – La gestione del rifugio viene affidata alla Sezione del CAI Venaria Reale, che con grande orgoglio e volontà, vuole promuovere questo vallone e le punte che coronano la Val Grande di Lanzo. Nella primavera i soci realizzano lavoro di manutenzione urgenti per l’apertura della stagione estiva.

Anni 1960

1964 – Ampliamento e realizzazione del piazzale con grande lavoro di molti Soci nel periodo di gestione e apertura.

1970 – Arriva anche il telefono…

Il rifugio nel 1972

1984/85 – Ulteriori lavoro di ampliamento e rifacimento del tetto.

1986 – Ricostruzione della cucina e collocazione dei pannelli fotovoltaici.
Nel corso degli anni la la Sezione Venaria Reale realizzò numerosi lavori che portarono all’ampiamento e all’adeguamento funzionale della struttura. Furono rivisti gli spazi la creazione di un locale invernale ampliando i posti a dormire, un locale scarponi nel 2011, la realizzazione di tre vani ricavati sotto il piazzale utilizzabili come cantine, il miglioramento e rifacimento di impianti elettrici e del Gas.

Il rifugio nel 2008

Il rifugio nel 2016

2018 – Viene rivisto il tetto con la sostituzione della copertura.

10 dicembre 2018 – La Sezione di Venaria Reale acquista il rifugio “Daviso”.

Cronologia di base a cura della Sezione di Venaria R.le
Testo di Mauro Brusa


(1) L'altro era il rifugio della Gura (progetto di Francesco Gonella, inaugurato il 7 agosto 1887, secondo ricovero in ordine di tempo per le Valli di Lanzo), poi divenuto "Eugenio Ferreri" e oggi "Eugenio Ferreri - Michele Rivero", posto quasi di fronte e quasi alla stessa quota sul versante opposto della valle.

(2) 24 marzo 1903 - 27 agosto 1921. Un lontano discendente di Paolo Daviso di Charvensod, di cui porta il cognome (senza predicato), è tuttora Socio del CAI Torino.


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