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Un punto di vista su Sea

di Roberto Ferrero - Presidente CAI Sezione di Torino

Percepisco il Vallone di Sea in Val di Lanzo come una personalità vivente: possiede una anima esattamente come un essere umano. Coloro che la frequentano e la vivono acquisiscono un diretto contatto con essa, diventando come un essere psichico collettivo e cosciente in cui gli individui sono cellule vive.

Dietro a tutto ciò si trova una volontà, un impulso di Vita e di azione che si sta concretizzando nell’interesse che la vicenda di questa valle ha suscitato recentemente…

Ho ben presente il dualismo che si è creato tra il cittadino ed il montanaro.

Il cittadino spesso usa la montagna per la durata del week end o per pochi giorni di vacanza per l’alpinismo, l’escursionismo, la mountain bike e altro…..volutamente ignorando altri interessi che non siano i suoi…

D’altra parte il montanaro, che vive tutti i giorni nelle valli alpine, ha interesse alla propria sopravvivenza che si manifesta nello sfruttamento anche economico delle Terre Alte e non tollera invasioni altrui e limitazioni al suo fare…

Entrambi questi aspetti operano in un contesto di egoismo ed egocentrismo limitanti.

Penso occorra essere coscienti delle motivazioni collettive e farsene reciprocamente carico. Occorre però essere in contatto con l’anima di Sea, così come si è manifestata anche ai suoi primi scalatori entusiasti quali Motti e Grassi e ai suoi abitanti nel passato. Questa anima vive ritirata in se stessa, tra le sue pareti rocciose di pace e di luce, insieme a tutte le magnificenze, alle sue ricchezze e alla sua bellezza. Solo così possiamo farla rivivere e risorgere in una nuova personalità e con impulsi di vita completamente rinnovati.



Ho espresso un mio parere personale sulla necessità di preservare il più possibile intatto l’ambiente wilderness di Sea che è un “piccolo Eden” per panorami flora e fauna e di non trasformarlo dal punto di vista Ambientale in un “non” luogo, con interventi di antropizzazione non sostenibili ed invasivi.

Il Comune ha ben presente l’importanza del recupero degli alpeggi nella parte centrale di Sea, oggi sottoutilizzati ed in parte in rovina, nonchè dei pascoli attualmente con cotica erbosa non adeguata allo sfruttamento per la pastorizia che richiede impegno serio e duraturo. Anche il ripristino della “filiera del legno” ad oggi praticamente inesistente con la riattivazione di zone boscate nella parte alta del Vallone di Sea è progetto impegnativo che si proietta oltre alcuni decenni. Ritengo che bene agisce la Amministrazione Comunale nel proporre questi Progetti  in un contesto di valorizzazione del territorio.


Il vallone di Sea e le sue pareti di arrampicata


Una “vision” allargata e integrata potrebbe anche prevedere la implementazione dei “servizi” per lo sviluppo di un turismo “outdoor” nella Valle, con il ripristino e la catalogazione della sentieristica e delle prestigiose ed affascinanti vie di arrampicata sulle pareti di Sea che insistono nella prima parte in basso del vallone. Occorrono la sponsorizzazione di iniziative per far conoscere al grande pubblico la Storia e le particolari caratteristiche di meravigliosa “unicità”, lo sviluppo di posti ristorazione e pernottamento a costi compatibili in valle e quindi punti commerciali di vendita di attrezzature sportive per l’alpinismo, l’escursionismo, la MBK e quant’altro si intenda sviluppare. Tale progetto immediatamente realizzabile permette di reperire risorse finanziarie necessarie alla attivazione tempestiva anche dei progetti silvo-pastorali. 

I numeri delle presenze di alpinisti, scalatori ed escursionisti che il Cai e le sue Scuole monitorano sono incoraggianti e la vicinanza con la Città di Torino e la Reggia di Venaria è strategica..

Ritengo che il CAI, unitamente ad altre associazioni ed istituzioni con gli stessi intenti, con occhio attento alla Sicurezza e all’Ambiente e di intesa stretta con i Sindaci della Valle e altre Istituzioni pubbliche, mettendo disponibile il proprio patrimonio culturale ed esperienziale con valori condivisi, possa rendersi importante interlocutore e parte attiva  in questo progetto  che se unitario negli intenti concilierebbe esigenze di “montanari” e “cittadini” e la cui riuscita potrebbe essere di modello ed esempio ad analoghe iniziative.

Scopri di più sul raduno su Sea Vive! Il raduno del 9 e 10 settembre >

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di Roberto Ferrero

Presidente del CAI Torino


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