

I 90 anni del Rifugio Mezzalama
di Enrico Vaglio Laurin
Photo credit: Roberto Bertero
Nel 2024 ricorrono i novant’anni dell'apertura del rifugio Ottorino Mezzalama, situato a oltre 3000 metri al culmine della val d’Ayas, ai piedi delle maestose cime del Monte Rosa.
Molto è cambiato in questi decenni, a partire dalla morfologia dei ghiacciai, che un tempo lambivano il rifugio e ora sono di molto arretrati, lasciando scoperto un ambiente nuovo composto da rocce montonate e grandi morene.
A non essere mai cambiata invece è l’accoglienza del Rifugio Mezzalama, vero avamposto sul Rosa per alpinisti ed escursionisti. Fino a pochi anni fa, infatti, il Mezzalama era l’unica porta di accesso alle vie alpinistiche che partono dalla Val d’Ayas.
Il rifugio è oggi gestito da un giovane team affiatato, quasi tutto al femminile, che ha saputo adattare la gestione agli importanti flussi di escursionisti che visitano in giornata la valle.
Come Commissione Rifugi e Gruppo Giovanile del CAI Torino, d’accordo con i gestori, abbiamo scelto come data simbolica il 31 agosto per organizzare una giornata di festeggiamenti.
Quel sabato mattina 30 giovani del CAI Torino, insieme al coordinatore della Commissione Rifugi e al referente per il Mezzalama in seno alla stessa, sono partiti da Saint-Jacques per la lunga ascensione.
A un bel pranzo all’aperto, che ha coinvolto anche gli escursionisti di passaggio, sono seguiti alcuni momenti più formali e lo spegnimento delle candeline su una torta preparata dai gestori, con foto di gruppo con il gonfalone della Sezione di Torino.
In occasione della giornata è stata consegnata al rifugio una copia del primo libro firme, che raccoglie i passaggi dal 1934 al 1950.
Lo scrittore Paolo Cognetti, che ha contribuito con i suoi romanzi alla fama del rifugio, era presente per l’occasione e ci ha guidato nello scoprire le testimonianze lasciate nel libro firme da alcuni celebri alpinisti del passato.
La giornata del 31 agosto, oltre a un piacevole momento sociale, è stato un messaggio importante di vicinanza e attenzione della Sezione nei confronti dei suoi rifugi.
La partecipazione di tante ragazze e ragazzi è stato senz’altro uno splendido segnale della vivacità dei nostri soci più giovani, che come dimostrato in altre occasioni quali le manutenzioni straordinarie dei bivacchi, costituiscono senz’altro uno dei nuclei più attivi della nostra Sezione.