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“L’altezza della libertà”: intervista a Gianluca Briccolani

di Jessica Pedone

Viaggio tra l’essenziale bellezza delle Alpi Apuane, “il mio posto nel mondo”


Fiorentino di nascita e con un passato nel campo del fotogiornalismo, Gianluca Briccolani svolge la sua attività alpinistica in alcune parti del mondo, con una forte predilezione per le Alpi Apuane. 

Molto sensibile al tema ambientale, è anche presidente dell'organizzazione di volontariato “Apuane Libere”, e in vista della Giornata internazionale dell’ambiente che si terrà il 5 giugno, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo anche su questo tema.

Come è nata l'idea di questo libro?

Ho sempre desiderato pubblicare qualcosa di bello da lasciare ai posteri ed anche se - tutt' oggi - ho ancora un romanzo e un libro di poesie nel cassetto, prima de "l’Altezza della Libertà" non ne ho avuto mai avuto l’occasione. Poi nel 2016, di ritorno dalla prima traversata alpinistica integrale ed in solitaria della catena montuosa delle Alpi Apuane, ebbi l’impellente necessità di raccontare i particolari di quell'avventura che ha cambiato per sempre la mia vita.

Lei nel suo libro scrive: "Ero ormai deciso, nell'anno del mio quarantesimo timbro su questa terra: con una lunga e amorevole carezza lungo la schiena Apuana, avrei fatto l'amore con tutte le mie adorate cime". Come mai questa decisione proprio a 40 anni?

In realtà ho voluto confezionare un doppio regalo: a me stesso - anche per vedere a che punto ero con il cammino della vita e con il mio rapporto materico con la roccia - e a queste meravigliose montagne toscane che mi avevano donato tantissimo nel corso della vita. Fortunatamente ci avevo visto giusto, perché quei 18 giorni passati in estrema libertà, mi hanno regalato quell'amore incondizionato che mi ha portato poi ad impegnarmi nella tutela ambientale di questo bellissimo fazzoletto di mondo.

Cosa intende per “l'essenziale bellezza delle Alpi Apuane”? Cosa le rende così speciali?

Il sottotitolo è stato volutamente un po' civettuolo, giusto per invogliare le persone a conoscere meglio questo che io chiamo "il mio posto nel mondo". Ho praticato alpinismo in diverse parti del mondo, ma tutte le volte che torno in Apuane, sento sempre delle vibrazioni speciali che me rendono essenziali alla mia personale serenità. E poi, su questa catena montuosa non manca niente a chi vuol vivere le proprie avventure: la più alta concentrazione di cavità carsiche, pareti bellissime vicino al mare, endemismi floreali e faunistici; ma soprattutto qui è ancora possibile vivere delle giornate immersi nella più totale “selvaggità”.

Da alpinista, come sta vivendo i cambiamenti all'interno dell'ambiente montano causati da quelli climatici?

Beh, purtroppo o per fortuna - dipende dai punti di vista - ho deciso di appendere quasi totalmente la corda al chiodo per dedicarmi fattivamente alla tutela dell’ambiente apuano. Grazie all'organizzazione di volontariato Apuane Libere - di cui mi onoro essere il presidente - stiamo conducendo una lotta contro l’estrazione del marmo di cui queste montagne sono internamente costituite. Nel nostro caso, i cambiamenti climatici rappresentano purtroppo solo il male minore, in quanto le componenti ambientali che più soffrono di questo ingentissimo prelievo del suolo montano sono l’acqua e l’aria purissime che vengono giornalmente inquinate, e gli ecosistemi che vanno irrimediabilmente persi. Lo scempio in atto è stato classificato come uno dei 43 disastri ambientali a livello mondiale ed il fatto che questa macelleria ambientale si svolga dentro un geoparco Unesco è totalmente inaccettabile.


Foto di copertina: Wikipedia
 


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