

Intervista ai Soci premiati il 14 novembre 2022
di Jessica Pedone
Intervista ai soci premiati all’Assemblea del 14 novembre
Il 14 novembre si è tenuta l’Assemblea ordinaria dei Soci della sezione di Torino del CAI, durante la quale sono stati premiati più di 50 soci iscritti al CAI Torino da 25, 50, 60 e 70 anni. Con l’occasione, abbiamo intervistato la sig.ra Marilena Varca, premiata per la sua associazione al CAI Torino da 50 anni.
Come si sente ad aver ricevuto questo riconoscimento?
È stata un’emozione davvero molto forte dopo 50 anni passati nel CAI. Nel ’97 avevo già ricevuto il riconoscimento per i 25 anni ma purtroppo non ero riuscita a presenziare alla premiazione e così mi sono promessa che questa volta ci sarei stata assolutamente.
Mi sono avvicinata alla montagna per la prima volta nel 1972, quando un gruppo di amici mi convinse ad andare a fare un’escursione e da allora non mi sono più fermata. Quell’anno ho aperto insieme a loro la sezione CAI di Bardonecchia e negli successivi ho dato una mano a rifugi come il Teodulo e il Terzo Alpini. Nel 1973 ho partecipato all’introduzione all’alpinismo che si era tenuta al rifugio Gastaldi e successivamente ho frequentato i corsi di scialpinismo e arrampicata insieme ad Alberto Re ed Ezio Laboria, con cui ho anche fatto scialpinismo in Marocco sulle montagne dell’Alto Atlante.
Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a rinnovare l'iscrizione al CAI per tutti questi anni?
Sicuramente ha influito il fatto di aver trovato nell’ambiente del CAI amici e persone molto simpatiche con cui condividere la passione per la montagna. Inoltre, il CAI ti insegna ad andare in montagna in maniera sicura e consapevole grazie ai suoi corsi, e questo è un aspetto fondamentale.
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Quali sono i suoi ricordi più belli legati al CAI?
In verità, ho molti ricordi felici legati al CAI. Dalla settimana sull’Alto Atlante in Marocco con la scuola di scialpinismo al mio primo 3000, la Ciamarella nel 1973. E poi le serate passate in compagnia di amici e guide alpine nei rifugi Thabor, Tazzetti, Teodulo e Gastaldi, dal quale siamo partiti per andare a Punta Maria.
La montagna ha rappresentato una parte fondamentale della mia vita e ancora adesso, pur non avendo più le energie di una volta, mi piace andare a fare delle escursioni per le nostre belle valli piemontesi.