
La 23ª Settimana Nazionale dell'Escursionismo
di Redazione
Oltre 1.000 soci provenienti dai CAI di tutta Italia per la Settimana Nazionale dell’Escursionismo
Il racconto di uno dei nostri soci, Marco Tinivella.
Dal 26 giugno al 3 luglio 2022 si è tenuta a Feltre, in provincia di Belluno, la 23ª edizione della Settimana Nazionale dell’Escursionismo. L’evento organizzato dal CAI propone ogni anno attività escursionistiche, sociali e storico-culturali per avvicinare il maggior numero possibile di persone alla montagna.
Per l’occasione, ci siamo fatti raccontare l'esperienza da uno dei nostri soci, Marco Tinivella, che ha preso parte all’evento.
La settimana dell'escursionismo è giunta alla sua 23° edizione. Come socio del CAI Torino, perché è importante per te essere presente?
Credo che questo evento rappresenti la sintesi delle motivazioni di appartenenza al Sodalizio: ovviamente l'amore per la montagna, ma anche il piacere di condividere questa passione e la curiosità di confrontare le proprie idee ed esperienze con quelle di altri soci.
Come spiegheresti in poche parole la settimana dell'escursionismo a una persona che non la conosce?
La Settimana Nazionale dell’Escursionismo è un evento organizzato dal CAI in una sede di Sezione ogni anno diversa. Per una settimana soci provenienti da tutta Italia si riuniscono, a volte si rincontrano, per partecipare alle attività escursionistiche organizzate dalla Sezione ospitante con caratteristiche tali da soddisfare tutte le capacità. Nel pomeriggio, incontri e convegni consentono ai soci di essere aggiornati sulle decisioni e sui progetti elaborati dagli organismi centrali. Nella serata, attività conviviali in gradevole relax. Quest’anno, per esempio, a Feltre sono convenuti circa 1.000 Soci provenienti da tutte le Sezioni italiane del Club alpino: la possibilità di conoscere o di incontrare nuovamente persone viste nelle edizioni precedenti è un grande valore aggiunto che rende le amicizie sempre più salde e profonde. Quando chiedo a qualche amico qual è il ricordo più bello della settimana trascorsa, la risposta è sempre la stessa: il piacere di aver rivisto degli amici e, magari, di aver organizzato un’escursione insieme alla prima occasione utile.
Come si svolgono le attività? È possibile seguire dei percorsi tematici che coniugano montagna, storia e cultura oppure le attività vengono scelte in totale libertà secondo i propri gusti personali?
La partecipazione alle attività escursionistiche organizzate giorno per giorno è del tutto libera secondo il proprio gusto. Ogni attività prevede sempre un percorso tematico: in questo modo gli accompagnatori possono raccontare con competenza e passione la natura, la storia, la cultura ed i cambiamenti sociali inerenti ai territori che stiamo visitando. Questa è una componente molto importante che caratterizza sempre le attività svolte dal CAI. Frequentare la montagna non può avere il solo scopo di svolgere una prestazione fisica e/o tecnica: quando si cerca di conoscere il territorio, la sua storia e cultura, la sua natura, allora è la montagna che ci fa riflettere sul nostro modo di vivere e ci suggerisce determinati comportamenti e, qualche volta, anche cambiamenti.
Tra le attività proposte all'evento, quali sono quelle che secondo te riscuotono maggiore successo e che proporresti ad un amico?
L'attività escursionistica classica è sicuramente quella più frequentata e che porta più vicino al territorio chi lo vuole esplorare. Possibile farlo con diversi gradi di difficoltà, dal percorso Turistico a quello per Escursionisti Esperti. Si sono aggiunte negli ultimi anni anche altre attività escursionistiche: dal cicloescursionismo al torrentismo, nonché la montagna accessibile a tutti, con i suoi percorsi proposti da La Montagna che Aiuta. Tutte le attività hanno un buon successo di partecipazione: quest'anno, a Feltre, si sono raggiunte punte di partecipazione superiori ai cento Soci.
In questi due anni post-covid com'è cambiato l'interesse delle persone verso la montagna e le attività che è possibile svolgere in questo ambiente?
In questi due ultimi anni è stato registrato un significativo incremento del numero di persone che hanno iniziato a frequentare la montagna. Anche il CAI ha accolto un maggior numero di domande di partecipazione sia alle attività sociali dei Gruppi e Sottosezioni che ai corsi organizzati dalle scuole sezionali. Se da un lato questo nuovo interesse fa molto piacere, dall'altro però ci si rende conto di quanto, soprattutto per le persone sotto i 25 anni, la cultura e la conoscenza della montagna siano completamente diverse dai valori espressi precedentemente. Questo è uno stimolo in più, per chi svolge la propria attività di volontario nel Sodalizio, per trasmettere ancora valori antichi di conoscenza della montagna che contribuiscano a creare una nuova consapevolezza delle terre alte.