Buon sangue non mente...
di Redazione
Luciano Veronese è stato per lunghi anni un valente Istruttore della Scuola "G. Gervasutti". Personalmente ho condiviso con lui significative salite su roccia nonché su cascate di ghiaccio.
Luciano è un esempio non solo di capacità alpinistiche ma anche di doti umane. Ricordo paradossalmente una mancata salita, per avverse condizioni meteo, "Voyage selon Gulliver", al Grand Capucin. Al ritorno, nonostante la stanchezza, pur di non perdere l’ultima corsa della funivia, Luciano si caricò sulle spalle anche il mio zaino e la tenda, per salire più speditamente il Col des Flambeaux. L’immagine che associo a quel ricordo è quella di una infaticabile locomotiva.
La locomotiva prosegue il suo percorso. E’ stato emozionante apprendere che la figlia Ilaria è diventata neo campionessa Mondiale di sci alpinismo, perché Luciano è il suo coach nei lunghi e faticosi allenamenti lungo le vallate della nostra regione.
Claudio Battezzati - Direttore Scuola Nazionale di Alpinismo "G. Gervasutti"
Dopo l'oro Mondiale della settimana scorsa ai mondiali di Sci alpinismo di Coma Predosa (Principato di Andorra), pochi giorni fa Ilaria Veronese si è ripetuta conquistando un ottimo Argento ai Campionati Mondiali di sci alpinismo di Lunga Distanza nella edizione della Pierra Menta.
In occasione dell'Oro è stata festeggiata domenica 7 marzo dall'intera comunità di Coazze (TO), la sua città, dove è socia della locale Sezione CAI.
Ventiquattro anni, pregresse esperienze agonistiche nella corsa e nella bici, è stata in un certo senso indirizzata dal padre verso lo scialpinismo competitivo.
Chiediamo allora a papà Luciano, ex istruttore della Scuola Gervasutti del CAI Torino, di raccontarci come e nata e si è sviluppata questa passione.
Quando le mie due figlie erano piccoline mi sono dedicato all’alpinismo girando in lungo e in largo le più alte vette piemontesi e aostane facendo anche salite abbastanza difficili sul Gran Paradiso, sul Bianco, sulle Jorasses; poi quando è finalmente arrivata la richiesta «Ci porti in bici, in montagna, a fare scialpismo?» mi sono dedicato a loro.
Ilaria andava forte in bici da corsa e un’inverno mi ha chiesto se la preparavo per i campionati italiani di scialpinismo, così ho ripreso in mano i libri dell’ISEF frequentato un po’ di anni prima e mi sono rimesso a fare l’allenatore (un sogno che avevo dovuto abbandonare per seguire l’attività di famiglia). Presto sono arrivati i primi risultati e poi è stato un crescendo.
Ilaria si è mai cimentata con il Trofeo “Mezzalama”?
Si, il primo lo abbiamo fatto insieme e non vi dico quale gioia sia stato correre con la figlia; e siamo anche arrivati benino. Il secondo lo ha corso con altre due ragazze giovani conquistando l’argento assoluto.
Dopo avere toccato i punti più alti dello scialpinismo agonistico, quali sono i suoi progetti per il futuro?
Ilaria sta ultimando la magistrale in matematica; spero che continui ancora nella carriera dell’atleta per lungo tempo, ma nella vita non si sa mai!
Non ha mai pensato di dedicarsi all'insegnamento, come te, magari alla “SUCAI” o, addirittura, per seguire le tue orme, alla “Gerva”?
Non credo ci abbia mai pensato, un conto è fare l’atleta, un altro l’insegnante o meglio ancora l’allenatore; al massimo potremo vederla su una cattedra di matematica!
Con i complimenti ed i migliori auguri per il proseguimento della carriera da parte di tutta la Sezione di Torino.